Lecco, Manzoni per l'Expo
si a tre itinerari turistici

La Regione ha approvato cinque porgetti nel territorio di cui uno lecchese da inserire nel pacchetto Expo: riqualificazione di villa Manzoni, del convento di Fra' Cristoforo e dell'Addio Monti e della canonica di Chiuso sempre che siano svincolati dal patto di stabilità

LECCO Villa Manzoni non può aspettare. Le sue condizioni sono pessime e il restauro è urgente ma per fortuna qualcosa si muove.

È proprio di venerdì infatti la notizia che la Regione ha scelto cinque progetti emblematici per accompagnare l'Expo 2015 nella Provincia di Lecco, e fra questi quello di Lecco sul Manzoni.

La richiesta era stata avanzata dall'assessore Armando Volontè nei mesi scorsi e venerdì durante un incontro con il sottosegretario regionale Fabrizio Sala con delega all'Expo, organizzato dal consigliere Mauro Piazza che ha iniziato in maniera molto concreta il suo mandato, si è fatto il punto su come muoversi in vista dell'evento più importante degli ultimi 20 anni.

Lecco quindi si presenta all'appuntamento con un progetto sul Manzoni che si propone di valorizzare in chiave moderna, fruibile e attraente la risorsa già disponibile dei 3 più importanti percorsi Manzoniani, proponendoli ai visitatori di Expo. Si tratta del recupero della Villa Manzoni che è il cuore del progetto, con la ristrutturazione e razionalizzazione in chiave moderna tanto da renderla fruibile  anche il turista straniero che non conosce il Manzoni.

Secondo progetto, il recupero del convento di Fra'Cristoforo e l'Addio Monti in Piazza Era a Pescarenico con una destinazione museale e turistica con sale espositive museali, il restauro del loggiato  delle noci e delle tre celle dei frati ancora esistenti.

Il terzo progetto infine che è stato elaborato nelle ultime settimane su sollecitazione di monsignor Franco Cecchin  è l'itinerario della riconciliazione a Chiuso, con il completamento del restauro della canonica con la creazione di un percorso turistico e religioso. Nella canonica è ambiantato l'incontro fra l'Innominato e il cardinale Borromeo, rappresentato da un bell'affresco.

Ora è quanto mai necessario che le opere vengano sganciate dal patto di stabilità per poter partire al più presto.

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