Lecco, griffe contraffatte
Le indagini portano altri guai

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Lecco hanno notificato gli avvisi di conclusione delle indagini nell'ambito dell'operazione “Shopping in Hong Kong”. Due coniugi di Malgrate sono anche accusati di aver indebitamente incassato la pensione della mamma morta, l'uomo pure di detenzione di materiale pedopornografico.

MALGRATE - I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Lecco hanno notificato gli avvisi di conclusione delle indagini nell'ambito dell'importante operazione denominata “Shopping in Hong Kong”. L'attività investigativa, svolta su delega della Procura della Repubblica di Lecco e conclusasi proprio in questi giorni, ha permesso di far emergere nuove gravi ipotesi di reato a carico degli indagati.

Nel mese di dicembre 2010, le indagini condotte dalle Fiamme gialle lecchesi portavano alla denuncia a piede libero di sei persone che, in concorso fra loro, erano ritenute responsabili dei reati di ricettazione e introduzione nel territorio nazionale di prodotti contraffatti.

Nel luglio 2011, la Corte di Cassazione di Roma, con una sentenza senza precedenti, confermava pienamente la legittimità del sequestro preventivo di un immobile per un valore di circa 600 mila euro di proprietà di due coniugi di Malgrate, utilizzato come deposito e “punto vendita” di prodotti con marchi contraffatti.

Ai due venivano peraltro contestate altre nuove ipotesi di reato. Infatti mediante un'attenta analisi dei conti correnti bancari e con specifici accertamenti svolti alla direzione provinciale dell'Inps di Lecco, i finanzieri scoprivano che i due coniugi continuavano a percepire indebitamente, dal dicembre 2008, due pensioni intestate alla defunta madre della donna. Come se non bastasse, l'uomo veniva anche denunciato a piede libero per il reato di pedo-pornografia: un'accurata perizia tecnica permetteva di rinvenire nel suo computer quattro filmati ritraenti soggetti adulti in atteggiamenti sessuali con dei minori.

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