Lecco, la festa dei Carabinieri
rilancia il patto per la sicurezza

Al Palataurus causa il maltempo, non ha perso l'emozione che si è accesa quando il colonnello Marco Riscaldati ha ricordato il suo amico di corso ufficiali, Cristiano Congiu, ultima vittima in Afghanistan, e al momento delle onorificenze conferite per meriti in azione. <Tutti devono sentirsi protagonisti e coinvolti per rimuovere i conflitti, il disagio e il malessere>

LECCO - <Siamo in un luogo dignitosissimo. Ma nell'anno del 150° mi sarebbe piaciuto festeggiare davanti alla statua di Garibaldi>. Così il colonnello Marco Riscaldati nel suo discorso alla festa dell'Arma, spostata dalla piazza del centro al Palataurus causa il maltempo. Ma è stata una festa che ha fatto sentire forte l'emozione e la commozione, come quando il colonnello ha ricordato il suo amico del corso ufficiali, Cristiano Congiu, ucciso in Afghanistan. E al momento delle onorificenze conferite per meriti a Osvaldo Barlassina, Roberto Maiellaro, Germano Montanari, Vincenzo Pistininzi, Fabio Marra, Luca Masetti, Michele Pascucci, Antonio Piredda, Giuseppe Maltese, Davide Suman, Roberto Molteni, Domenico Laganà, Francesco Campisi, Marco Invernizzi, Ivano Paragoni, Rocco Laurendi, Riccardo Basilico.
Nessun numero: <Nesuna rendicontazione potrà mai significare la quotidiana vicinanza dell'Arma al genitore preoccupato, all'anziano angustiato dai suoi disagi e l'attenzione verso i conflitti di ogni natura e la litigiosità degli adolescenti>, ha detto il colonnello che ha aggiuntoa proposito della sicurezza: <Tutti devono sentirsi  protagonisti e coinvolti. Noi e voi insieme per rimuovere il confltto, il disagio, il malessere e gli squilibri all'origine di ogni devianza e della criminalità>.

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