Lecco, Cavaliere decaduto

A luci spente e candele accese

Così nella sede di Forza Italia è stata celebrata la «giornata di lutto» per l’uscita di Berlusconi dal Parlamento decretato a maggioranza. «Un funerale della democrazia» ha detto Virginia Tentori, neo presidente del primo Club Forza Silvio. Intanto a Roma Michela Vittoria Brambilla alla testa della delegazione lecchese. Anche gli alfaniani solidali

Hanno spento le luci e acceso le candele. Nella sede di Forza Italia in via Marco d’Oggiono 5, inaugurata dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla a settembre con la benedizione del partito nazionale (la prima in Italia), ieri gli azzurri lecchesi hanno celebrato una sorta di funerale. «Il funerale della democrazia», racconta Virginia Tentori, fresca presidente del primo club lecchese che si chiamerà, come in tutto il resto del Paese, non più Forza Italia ma Forza Silvio.

«Il funerale della democrazia»

«C’è stato un gran via vai tutto il pomeriggio perché per noi è stata davvero una giornata di lutto. Non si abbatte un grande leader per via giudiziaria. E’ stata scritta una pagina indegna nei tempi e nei modi», dice il braccio destro sul territorio dell’ex ministro, berlusconiana di ferro che non si è mai schierata con nessuna delle fazioni in lotta restando sempre accanto al Cavaliere, e che ieri era a Roma per la manifestazione a palazzo Grazioli.

E da Roma arrivano dichiarazioni di guerra: «Si illudono quelli che credono di avere cancellato una leadership con la spaventosa forzatura di oggi». E’ il l messaggio che la Brambilla ha lanciato da via del Plebiscito dove ieri si trovava alla guida della delegazione di militanti lecchesi.

E gli alfaniani lecchesi, a cominciare da Mauro Piazza, deprecano quanto è accaduto al leader del centrodestra: «Gravissim».

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