«Un patto comune
per uscire dalla crisi»

A Lecco l'assemblea di Ance, il presidente Sangiorgio non ha dubbi: «Si riparte proprio da Lecco, ma banche, amministrazione locale e politici devono cambiare marcia insieme a noi»

LECCO - Gli imprenditori edili si rimboccano le maniche: «Siamo pronti a gettare insieme le basi per un lavoro comune, lasciandoci alle spalle il senso di incertezza e di paura del domani che ci attanaglia. Si riparte proprio da Lecco, ma banche, amministrazione locale e politici devono cambiare marcia insieme a noi», con queste parole Mario Sangiorgio ha aperto i lavori della tradizionale assemblea di Ance Lecco, al'associazione dei costruttori del territorio.

Emblematico il titolo dell'evento: "Crisi anno zero", simbolo dell'instabilità che ci coinvolge tutti. Da qui l'invito alle istituzioni del territorio, lanciato da Sangiorgio, a un'attenzione ancora maggiore che nel passato. E se l'edilizia è la prima risposta in momenti di crisi allora è necessario ripartire proprio dal territorio: «Perché non possiamo attenderci molto né da Roma, né da Bruxelles», attacca Sangiorgio.

«Propongo a tutti gli amministratori locali e ai rappresentanti delle istituzioni presenti in sala una sorta di "patto per il nostro territorio" - conclude Sangiorgio -. Un patto di responsabilità comune, che possa tradursi anche in un impegno concreto, su pochi ma qualificati punti, per uscire tutti insieme più forti da questa crisi. E l'auspicio che anche i giovani possano trovare spazio in questo processo di rinascita».

L'intervista completa e gli altri interventi sull'edizione di sabato 3 dicembre 2011 del quotidiano La Provincia di Lecco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo L'Assemblea dell'Ance