La replica della Regione
"E' tutto regolare"

Dal Pirellone la replica arriva attraverso una nota dell'ufficio stampa: "Assunzioni legittime"

MILANO "In riferimento a recenti articoli di stampa e dichiarazioni di esponenti politici sul concorso per dirigenti svoltosi nel 2006, Regione Lombardia, con una nota, precisa che le assunzioni sono perfettamente legittime, che il concorso ha avuto un vizio formale per una parziale mancata pubblicazione, ma nessuno di sostanza relativo alla procedura, ai criteri e alle valutazioni, su cui infatti nulla è stato eccepito nelle sedi competenti. Ecco il testo della Nota.

"Sulla procedura concorsuale per dirigenti del 2006 le controversie e i pronunciamenti di Tar e del Consiglio di Stato hanno riguardato solo ed esclusivamente la mancata pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, non altro. Quel concorso, il cui bando era stato pubblicato comunque sul Burl (Bollettino ufficiale della Regione Lombardia) e in rete e a cui, tra l'altro, avevano partecipato circa 800 candidati, era stato annullato solo ed esclusivamente per un vizio formale, in un quadro incerto di norme.

"Con la Legge regionale 14, - spiega la nota - Regione Lombardia esercitando la sua competenza ha stabilito l'idoneità, ai fini di pubblicità, della pubblicazione sul Burl e sui siti (come era avvenuto nel caso de quo) e di conseguenza ha del tutto ragionevolmente fatti salvi gli effetti dei concorsi già banditi e inficiati dal solo vizio della pubblicità (come nel nostro caso) e non, ovviamente, da vizi sostanziali".

"Le assunzioni dei dirigenti - si legge ancora nella nota - sono dunque perfettamente legittime, come peraltro si attesta: dalla Legge 14/2009, approvata dal Consiglio regionale e avvallata dal Governo (che non l'ha impugnata né in toto né in parte); dal pronunciamento della Corte di Cassazione emessa a Sezioni Unite il 16/6/2010, nella quale si sancisce che "il Consiglio di Stato non si è in alcun modo pronunciato sulla validità ed efficacia dei contratti stipulati". Pertanto non si configura nessuna ipotesi di danno erariale". 

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