Cronaca / Lecco città
Giovedì 16 Marzo 2017
La Provincia senza soldi
Esposto alla magistratura
Un dissesto per dieci milioni, a rischio le scuole e le strade
Il presidente Polano: «Non sappiamo più garantire i servizi essenziali»
La Provincia – ormai da anni – non è in grado di far fronte adeguatamente alle funzioni che le sono rimaste in carico. Tanto più che, dopo la bocciatura referendaria della riforma costituzionale a dicembre, l’ente continuerà a vivere. Il rischio che accada qualcosa di grave è quindi dietro l’angolo. E se per Annone si attende di capire con precisione quale fosse l’ente proprietario, a chi spettassero le manutenzioni e via dicendo, ci sono centinaia di km di rete stradale e numerosi edifici scolastici che fanno capo ufficialmente a Villa Locatelli.
Le mani avanti
Quindi, considerato il fatto che urlare sdegno e preoccupazione non è finora servito a nulla, il presidente Flavio Polano ha messo nero su bianco ogni dettaglio della situazione attuale e dei pericoli che da questa discendono e ne ha fatto un esposto cautelativo presentato ieri alla Procura della Repubblica, al Prefetto e alla sezione regionale della Corte dei Conti, «affinché vengano valutate eventuali condotte illecite omissive e commissive».
In altre parole, si mettono le mani avanti: questo documento avrà, nella malaugurata ipotesi di un evento negativo (incidente stradale legato alle condizioni della carreggiata, cedimento a scuola) un peso nell’accertamento delle relative responsabilità. In fase di eventuale indagine, infatti, le istituzioni dovranno tenere in debita considerazione la denuncia che Villa Locatelli (così come le altre Province che hanno scelto di seguire la strada indicata dall’Upi) ha presentato per far capire che nelle condizioni economiche in cui è stata lasciata non ha avuto la possibilità di fare di più, nemmeno – soprattutto – le manutenzioni.
Nell’esposto la fotografia economica prevista per il 2017 è impietosa: a fronte di entrate per 28 milioni (12,2 dall’imposta Rc auto; 9,7 dall’Ipt, 1,5 dall’addizionale rifiuti), le uscite parlano di 19,1 milioni da riversare allo Stato e di 19,2 milioni di spese per le funzioni fondamentali, con uno squilibrio di ben 10 milioni e rotti.
Si tratta, ha affermato Polano, di un «atto di denuncia di una situazione ormai insostenibile e che serve a mettere pienamente a conoscenza le comunità e le amministrazioni dello Stato della situazione di estremo rischio in cui versano le comunità.
Nessuno potrà dire “Io non sapevo”. Le Province si trovano a dover dichiarare la loro impotenza, non certo per cattiva volontà o imperizia tecnico-amministrativa, ma solo e soltanto per la carenza delle risorse finanziarie», causata dai tagli dei trasferimenti che dai contributi imposti alla finanza pubblica.
Ne consegue per le province il «serio rischio di incorrere in gravi responsabilità morali e patrimoniali e per i dirigenti e i funzionari il rischio di incorrere in gravi responsabilità penali».
«Situazioni insostenibile»
Il vicepresidente, con delega al bilancio, Giuseppe Scaccabarozzi rincara la dose. «La situazione è insostenibile. Non si tratta solo dei tagli operati in questi anni dalle varie leggi di stabilità, ma anche dei continui prelievi di risorse dai nostri bilanci che sottraggono le entrate proprie dei tributi locali alle Province. Occorre un’inversione di tendenza per ridare dignità finanziaria» a questo ente.
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