Il sottopasso di Calolzio
Quasi completato lo scavo

Sottopasso ferroviario di Calolziocorte: con questo ritmo, entro la prima decade di agosto è prevista la cosiddetta perforazione del diaframma, che porterà luce tra i due lati del tunnel.In pratica, i lavori di scavo saranno conclusi.

CALOLZIOCORTE - Una decina d'anni fa, le infiltrazioni idrauliche sottostimate nel progetto dell'Anas erano state tra le cause del fallimento dell'operazione, conclusa con un nulla di fatto e il trasferimento dell'intervento sulle spalle della Provincia di Lecco.

Oggi, nel momento in cui il cantiere è entrato nella parte culminante, a mettere in guardia sui possibili rischi al sottopasso è direttamente l'assessore ai lavori pubblici di Villa Locatelli, Stefano Simonetti<+tondo>.

L'amministratore provinciale ha fatto visita, con il direttore lavori Angelo Valsecchi, al cantiere, per la periodica verifica dello stato di avanzamento dei lavori. Anche in questa occasione è stato confermato che lo svolgimento sta rispettando pienamente il cronoprogramma concordato con l'impresa esecutrice, i cui addetti si stanno occupando in questo periodo delle opere di scavo per la futura sede stradale e delle pareti che andranno a costituire la struttura portante del manufatto.

I lavori in corso offrono già una fisionomia abbastanza precisa del futuro sottopasso, almeno per quanto riguarda il lato-Bergamo, quello rivolto verso il ponte Cantù. Con questo ritmo, entro la prima decade del mese di agosto è prevista la cosiddetta perforazione del diaframma, che porterà luce tra i due lati del tunnel.

«Il sopralluogo è servito a fare il punto e suggerire di  prevenire con rigore le problematiche idrauliche connesse alla raccolta e allo smaltimento delle acque di falda e meteoriche», ha affermato l'assessore Simonetti. «Di fatto, al di sotto del sottopasso abbiamo già notato la presenza di acqua e, considerata la frequenza di acquazzoni  violenti, è  indispensabile la massima cura al drenaggio e alle tubature per evitare futuri disagi alla circolazione».

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