Il padre di Eluana Englaro
visita l'Hospice di Airuno

<E' la struttura ideale, qui mia figlia può morire dignitosamente>, ha detto il padre della ragazza di Lecco dopo avere visionato la struttura per malati terminali a metà strada tra Lecco e Merate

«È una struttura di primissimo ordine, se devo dare un aggettivo eccezionale». Beppino Englaro ieri ha visitato l’Hospice "Il Nespolo" di Airuno, dove sua figlia Eluana dovrebbe trascorrere i suoi ultimi giorni, una volta staccato il sondino che la nutre e la tiene in vita da sedici anni. E a giudicare dalle sue parole, la scelta di fare morire Eluana nella struttura per malati terminali circa a metà strada tra Lecco e Merate è ormai fatta. I posti sono dodici, al momento sono tutti occupati. Ma per Beppino Englaro non c’è fretta. Questione di giorni, comunque, forse settimane: non più di anni. «L’importante è che sappiamo che la struttura è adeguata - spiega il padre di Eluana - Loro si sono dichiarati disponibili e non hanno posto nessuna condizione». Il fatto che Eluana debba arrivare con già il sondino staccato «è normale - aggiunge Beppino Emglaro - perchè nella struttura vengono ricoverati malati terminali e Eluana sarà allo stato terminale una volta che non avrà più il sondino».
Sui tempi, Englaro non si sbilancia. Mentre fa capire che potrebbe essere proprio il professor Carlo Alberto Defanti, illustro clinico nonchè medico da sempre di Eluana, a staccare il sondino che alimenta da sedici anni la ragazza in coma vegetativo.

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