Guerra agli incidenti stradali:
si va verso lo stop al bere

I nuovi incidenti provocati da persone ubriache al volante stanno facendo decollare una proposta bipartisan che abbassa il limite alcolemico a 0,2 milligrammi/litro. In pratica chi guida non dovrà più bere

Chi beve non deve guidare: bene abbassare il tasso alcolemico consentito, ma senza dimenticare la prevenzione.
Alla Camera è allo studio una proposta di legge bipartisan per un giro di vite contro chi guida ubriaco, con sanzioni previste anche per chi viene 'beccato' con un tasso alcolemico di 0,2 milligrammi/litro, ovvero abbassando ulteriormente il limite legale che ora è di 0,5 m/l.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia e alla droga, Carlo Giovanardi, da sempre sostenitore della "tolleranza zero" e patron dei test antidroga su strada è favorevole alla proposta di legge anche se, fuori dai 'cavilli', sottolinea che il limite allo 0,2 m/l significa praticamente imporre un tasso alcolemico pari allo zero: ovvero anche una birra, durante i pasti può mettere nei guai, quindi, secondo Giovanardi, meglio sarebbe sancire il principio "chi beve non guida".
Senza dimenticare - sottolinea Giovanardi - la prevenzione: divieto di vendita alcolici dopo le 22 e somministrazione bevande dopo le 2 di notte. 
Oltre all'alcol e alla droga c'è anche il killer del colpo di sonno: soprattutto negli orari tra le 4, 5 e 6 del mattino si verificano il triplo degli incidenti e sono catastrofici", e sottolinea l'impellenza di una "moderazione nell'utilizzo della notte, meno sballo".
In vista delle feste, l'invito alla prudenza raddoppia: il consiglio di Giovanardi per garantire la miglior sicurezza sulle strade è quello di non fare troppo tardi la notte alla guida e ad essere moderati anche durante i pranzi e le cene natalizie.

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