Finisce l’estate e per posteggiare si paga

Civate Sul volgere della stagione in cui avrebbe potuto fare più cassa, l’ente locale passa dalle parole ai fatti - Sono circa 120 i posti soggetti al provvedimento: il ticket costerà un euro l’ora, possibilità di forfait giornalieri

Sul finire della stagione in cui avrebbe potuto fare più cassa, l’amministrazione comunale passa comunque dalle parole ai fatti, rendendo a pagamento la sosta in centro e nei luoghi di maggiore affluenza turistica.

Sistema sostenibile

Altra novità: in alcune aree verranno contemporaneamente tracciate le strisce gialle delimitando così settori che verranno riservati ai residenti. «L’obiettivo - sottolinea il sindaco Angelo Isella - non è mai stato quello di aspettare i visitatori al varco tanto per quadrare il bilancio municipale, quanto piuttosto di mettere a punto un sistema sostenibile e funzionale di parcometri, ben studiato per compensare gli sforzi e i costi che la collettività di Civate sostiene per l’accoglienza, senza con ciò scoraggiare o vessare quanti ci scelgono per il proprio tempo libero, per fare sport in falesia o gustarsi il relax sul lungolago o apprezzare la ricca offerta dei nostri siti di elevata rilevanza culturale e storica».

La tariffa che entrerà in vigore dai prossimi giorni sarà di un euro all’ora. Circa 120 sono i posti auto destinati a diventare a pagamento, dislocati tra il lungolago di Isella, via Del Rii, via Abate Longoni, via Cerscera e dintorni. «La decisione - anticipa Isella - è di limitare l’obbligo di parcometro in via Abate Longoni, via Del Rii e nella parte alta del paese soltanto al sabato e alla domenica, in modo da non penalizzare i cittadini che frequentano questi luoghi nei giorni feriali, per esempio per accompagnare e ritirare i figli da scuola. Invece, a Isella la sosta diventerà a pagamento sempre, dalle 8 alle 20, con possibilità (qui e in tutte le altre aree) di un forfait giornaliero che consentirà un certo margine di risparmio per coloro che vorranno trascorrere più tempo al lago o a San Pietro al Monte e nel verde della nostra area montana».

«In via Abate Longoni, via del Rii e dintorni - riconferma Isella - saranno altresì tracciate le zone gialle per i residenti, in una quantità che riteniamo sufficiente per rispondere alle esigenze di chi abita lì e potrà pertanto continuare a trovare posto gratuitamente (e, speriamo, anche più facilmente) vicino a casa. Il turismo, al contrario, deve diventare a tutti gli effetti una risorsa, cioè una fonte di entrata, diversa e aggiuntiva per le pubbliche casse, e non un onere».

Non più rinviabile

« Le spese di vigilanza e manutenzione - ribadisce Isella - non devono continuare a gravare soltanto sulla collettività. Tanto più in un momento in cui si rischia sempre più che l’aumento delle spese correnti e la situazione demografica obblighino le amministrazioni locali ad aumentare ai propri cittadini le tasse, riteniamo che Civate debba al più presto allinearsi a tutte le altre località di richiamo turistico e istituire la sosta a pagamento come modalità di partecipazione ai costi: in parte sono determinati proprio dall’afflusso dei visitatori; altri sono rappresentati, per esempio, dall’aumento della spesa sociale e delle bollette di luce e gas. Tutto sommato, crediamo giunto il momento di affrontare anche questo capitolo di possibile entrata, non più rinviabile».

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