È Giuseppe Scaioli l’Alpino dell’anno

Galbiate Il riconoscimento è stato attribuito ieri durante la festa della Protezione civile Ana di Lecco

È il maestro Giuseppe Scaioli l’“Alpino dell’anno”, al quale ieri è andato il “Premio Raffaele Ripamonti” durante la festa della Protezione civile Ana di Lecco, “Sandro Merlini”, che si è svolta nel centro operativo sezionale di Sala al Barro.

Scaioli nel 1958 è stato uno dei fondatori del “Coro Grigna” di Ana Lecco, suo direttore, oltre che del coro dell’Università degli Anziani di Lecco. Ieri si è detto «commosso» e, con il consueto vigore, ha aggiunto: «È bello interpretare la musica e donarla a tutti, come forza, e col sorriso. Non sono abituato ad apprendere le targhe: le tengo nel profondo del cuore. Avanti tutta - ha concluso -. E ricordiamoci che persino un secondo dopo la morte, è ancora vita».

L’importanza dell’impegno

Sono stati consegnati altresì attestati ai membri della Protezione civile Ana giunti agli 80 anni di età, per il loro lungo impegno: a Gesuina Cariboni, Enrico Lippi e Bernardo Paroli. La festa è stata l’occasione per la ricca e dettagliata relazione dal consigliere sezionale Cristian Mornico, poi il responsabile provinciale della Protezione civile, Fabio Valsecchi, ha ricordato la normativa di riferimento per la Protezione civile rimarcando: «Nasce per tutelare le persone e le infrastrutture, dando una mano preziosa a noi tecnici e alle istituzioni, insieme formando un’ossatura che solo in Italia c’è ed è forse anzi unica al mondo».

La presidente della Provincia, Alessandra Hofmann, ha citato un passo della “Preghiera dell’alpino”, per affermare, rivolta ai molti presenti: «La Provvidenza vi pone a baluardo delle nostre contrade. È una forma di preziosissimo volontariato, competente e che richiede continue esercitazioni e aggiornamenti perché, sulle emergenze, non si può né inventare, né improvvisare. Per noi istituzioni, la vostra azione concreta è altresì una sollecitazione a non dirvi solo grazie, bensì dare risposte a nostra volta concrete rispetto alle esigenze di strumentazioni e attrezzature».

È dunque intervenuto l’europarlamentare Pietro Fiocchi: «A Bruxelles pensavano, fino a tre anni fa, che il rischio idrogeologico fosse solo italiano, poi ci sono stati i 185 morti nella Germania del nord e, da allora, chiedono a me, che sono relatore sulla Protezione civile a livello europeo, informazioni su cosa fare in questo o quell’altro caso; allora, io penso a ciò che fa la Protezione civile in particolare lecchese e loro restano ammirati. Dunque, sappiate che le politiche di protezione civile europee le state scrivendo voi».

Unità cinofile

Ha preso infine la parola il presidente della Sezione Ana di Lecco, Emiliano Invernizzi, tra l’altro annunciando che «verrà ospitato il prossimo anno, proprio qui a Sala al Barro, il campionato nazionale con le unità cinofile da ricerca, in questi giorni in corso, per il 2023, nelle Marche».

La cerimonia è stata preceduta dalla messa, celebrata da padre Luciano, del Pontificio Istituto Missioni Estere, che si è richiamato ai «valori, e perciò obiettivi, degli alpini», dei quali ha rimarcato i cardini: «Fedeltà e carisma».

© RIPRODUZIONE RISERVATA