Dolzago: cittadini uniti
contro i videopoker

«Le "macchinette" ingoiano mucchi di soldi soprattutto ai cittadini più poveri, ignoranti e sprovveduti, che poi magari battono cassa in municipio per ottenere aiuti nel pagamento delle bollette o - aggiungono i cittadini - arrivano ad accumulare debiti persino nella scuola materna dove iscrivono i figli».

DOLZAGO Cittadini contro i videopoker: invocano provvedimenti dal Comune «su esempio di Oggiono»; la doccia fredda del sindaco, Adelio Isella: «Macché esempio: basta consultare gli atti per notare che l'amministrazione accanto non ha affatto "bandito i videopoker", bensì solo regolamentato il loro utilizzo».

A Dolzago c'è chi invoca comunque la linea dura; anzi, durissima: «Farli sparire anche dai locali - anziché contrastare solo le sale giochi - innescando così un circuito virtuoso i cui effetti s'estenderanno tra comuni limitrofi».

«Le "macchinette" ingoiano mucchi di soldi soprattutto ai cittadini più poveri, ignoranti e sprovveduti, che poi magari battono cassa in municipio per ottenere aiuti nel pagamento delle bollette o - aggiungono i cittadini - arrivano ad accumulare debiti persino nella scuola materna dove iscrivono i figli».

«Le macchinette attraggono inoltre nei paesi personaggi dei quali si può fare sicuramente a meno; danno un esempio vergognoso ai giovani, sotto l'egida dello Stato italiano».

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