Cremella, blitz anti-'ndrangheta
Immobile sotto sequestro

Il conto delle intercettazioni telefoniche? Lo pagano direttamente gli indagati. È quanto ha disposto nei giorni scorsi, con due diversi provvedimenti destinati a far scuola, la Procura di Milano.

CREMELLA - Il conto delle intercettazioni telefoniche? Lo pagano direttamente gli indagati. È quanto ha disposto nei giorni scorsi, con due diversi provvedimenti destinati a far scuola, la Procura di Milano, che ha ottenuto il sequestro conservativo di beni del valore di tre milioni e mezzo di euro. Beni riconducibili a ventinove presunti affiliati alla ‘ndrangheta, in gran parte ville e immobili su cui, tra l´altro, non penderebbero vincoli. Così, nel caso in cui gli imputati dovessero essere condannati già in primo grado, il sequestro potrà tramutarsi in confisca e il ricavato della vendita di quanto sequestrato entrare direttamente nelle casse dello Stato.

I particolari nell'edizione di oggi de "La Provincia di Lecco"

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