Civate: aiuti alle missioni
nel nome di Mirella

La giovane donna si trovava con i nipoti di dieci e quindici anni al Moregallo, quando annegò. Dopo alcuni mesi trascorsi in Italia, ora riprende la missione dei coniugi Egidio e Mary Panzeri di Garlate, volontari dell'Operazione Mato Grosso in Ecuador

CIVATE Riprende il cammino il progetto umanitario in nome di Mirella Scerelli, che aveva 42 anni soltanto quando - nel giugno del 2006 - annegò nelle acque del Moregallo.

La giovane donna si trovava con i nipoti di dieci e quindici anni.
Dopo alcuni mesi trascorsi in Italia, riprende la missione dei coniugi Egidio e Mary Panzeri, volontari dell'Operazione Mato Grosso di Garlate.

Con questa organizzazione la giovane civatese visse nel 1987 un'esperienza di volontariato a fianco dei più poveri a Cuatro Esquinas in Ecuador.

La proposta di Egidio e Mary, dopo la sua tragica morte, fu subito quella di coinvolgere gli amici in un'azione di volontariato «per Mirella» nella realizzazione di un asilo nido.

«In una società che si presenta sempre più chiusa in se stessa ci sono ancora tanti "fiori" da far sbocciare - assicurano i coniugi - Ora vorremmo dare una casetta, un tetto a chi ancora non ce l'ha: in particolare a vedove, donne sole con bimbi, anziani lasciati a se stessi».

Tutti i dettagli nel servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola giovedì 26 luglio.

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