Bersaglio, ora gli spacciatori fanno paura

Oggiono Dopo la segnalazione dei cittadini nell’assemblea di quartiere, altri episodi inquietanti in pochi giorni.Una ragazza avvicinata da due sconosciuti e un uomo caduto dalla bici a causa di auto che sfrecciano a tutta velocità

È allarme, nei dintorni di via Ca’ Bianca Pascolo, per la presenza di malintenzionati e spacciatori. La strada si ramifica dalla viabilità del popoloso rione Bersaglio (dove si trovano, tra l’altro, il centro sportivo comunale e la scuola superiore Bachelet).

Secondo i residenti, qualche giorno fa, attorno alle 20, una ragazza intenta a fare footing è stata messa in fuga e già poco prima un uomo in bicicletta è caduto per lo sfrecciare dell’auto di un probabile cliente.

Tende, pentole e coltelli

Il fenomeno era già stato pubblicamente descritto, nelle scorse settimane, nell’assemblea di quartiere col sindaco, Chiara Narciso: per i cittadini presenti «c’è da avere paura anche nella zona del PalaBachelet (cioè a pochi metri dai condomini): di sera, perché non è illuminata, ma persino di giorno. Un ragazzino già è stato avvicinato da un giovane sotto l’effetto di stupefacenti che gli ha chiesto soldi, e ovviamente si è spaventato. Il movimento è continuo: passano spesso anche dei gran macchinoni, arrivano e poi se ne vanno. Ovviamente, non sono turisti».

L’allarme viene ripreso dall’opposizione politica. «Dopo l’episodio della ragazza - fa sapere la consigliera Debora Acerbi - ho personalmente rivolto una segnalazione ai carabinieri. Già in precedenza gli abitanti si erano fatti appunto avanti col sindaco e la polizia locale, ma senza esito. A quanto ne sappiamo, gli spacciatori bivaccano nei campi: quando vengono tagliati, si rinvengono infatti tende, pentole, coltelli. È un degrado evidente. Inoltre, i clienti arrivano ad alta velocità, prendono la dose dal pusher che sbuca fuori dal campo e altrettanto rapidamente ripartono, col rischio di travolgere appunto qualcuno. La ragazza che era andata a fare footing - prosegue Acerbi - ci risulta sia stata avvicinata da uomini comparsi all’improvviso, che le hanno chiesto perché fosse lì, spaventandola, com’è comprensibile, ma inoltre riconfermando il fatto di non poter essere neppure più padroni del proprio territorio».

L’opposizione rivendica «urgentemente controlli e - sottolinea Acerbi - trattandosi di un’area con poche vie di accesso, l’installazione di telecamere, con la funzione sia di deterrente, sia ovviamente di contribuire alle indagini».

«Qualche ronda non basta»

La posizione del sindaco è che «le indagini sullo spaccio sono coordinate da Prefettura e Questura, non sono di competenza della polizia municipale o tanto meno dei singoli amministratori, in questo si tratta di fenomeni gravi e ramificati».

Riprende Acerbi: «Dopo la nostra segnalazione, sappiamo che i carabinieri sono passati. I cittadini restano però molto preoccupati: qualche ronda non basta. Inoltre, riguardo al Comune, ci si chiede com’è possibile che intere aree di Oggiono siano state dimenticate, di conseguenza abbandonate al degrado, e lì prolifera la presenza di malintenzionati che costringono i cittadini onesti a chiudersi in casa e minacciano la sicurezza e i figli. Questa zona è ambientalmente molto bella, purtroppo totalmente trascurata dal Comune e ora piantonata dagli spacciatori. È un’inerzia che lascia attoniti».

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