Annone: sale la protesta
contro la nuova cava

I cittadini «no cava» compongono un «gruppo apolitico consapevole del fatto che, altrove, si sta per prendere una decisione importante all'oscuro della popolazione», parlano per «portare l'attenzione di tutta la cittadinanza su questo tema». E propongono raccolta firme e referendum

ANNONE «Ancora una volta la Provincia ci vuole portare via un pezzo di paese: l'area verde, boschiva, delimitata in parte dal fiume Pescone e dal lago».

I cittadini «no cava» compongono un «gruppo apolitico consapevole del fatto che, altrove, si sta per prendere una decisione importante all'oscuro della popolazione»; parlano dal sito internet  per «portare l'attenzione di tutta la cittadinanza su questo tema; contemporaneamente - dicono - cerchiamo di capire le motivazioni di una decisione, che, a nostro giudizio, appare priva di senso logico».

La Provincia propone Annone per una cava di ghiaia: «Si tratta di una porzione di territorio di 10 ettari, adiacente alle abitazioni di via Lecco - informa il gruppo - Vorremmo condividere coi concittadini la tutela del territorio, soprattutto per le generazioni future. Perché mai la Provincia inserisce invece nel proprio "piano cave" proprio quest'area, soggetta già a diversi vincoli (paesaggistici, ambientali e forestali) così dimostrandosi incoerente rispetto ai piani di governo del territorio che essa stessa si è data?».

La proposta del gruppo di sentire la voce degli annonesi e «farla sentire agli amministratori provinciali: sarebbe un segnale forte - propone - la raccolta delle firme o un referendum, così da esprimere una unanime e decisa opposizione».

Tutti i dettagli nel servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola martedì 28 febbraio.

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