Homepage / Sondrio e cintura
Giovedì 28 Febbraio 2013
Anche i fedeli valtellinesi
a Roma per il saluto al Papa
Sondrio - Anche la Valtellina e la Valchiavenna erano rappresentate ieri all'ultima udienza pubblica di papa Benedetto XVI che, a partire da questa sera, lascerà il ministero petrino cominciato nell'aprile del 2005. Alcuni fedeli della nostra provincia hanno deciso di organizzarsi autonomamente, dopo che, nei giorni scorsi, la proposta della Diocesi di raggiungere Roma in pullman non aveva raggiunto un sufficiente numero di adesioni, e nella mattinata di ieri erano tra i 200 mila fedeli che hanno seguito la catechesi del Papa.
Partito alle 5 del mattino dall'Almo Collegio Capranica dove vive, Ivan Gambelli, seminarista nativo di Sernio, è riuscito ad essere vicinissimo a Benedetto XVI. «Non essendoci biglietti per questa udienza - racconta Ivan -, il primo che arrivava, andava avanti. Io e i miei compagni seminaristi siamo riusciti ad arrivare in prima fila per assistere a un momento veramente commovente e bello, ricco di presenze da ogni parte del mondo che davano un senso di Chiesa universale».
Dalla sua postazione privilegiata, Ivan è riuscito a scattare alcune foto al Papa, che subito ha condiviso attraverso il suo profilo Facebook.
Nei pressi dell'obelisco di piazza San Pietro sono riusciti ad arrivare anche due giovani tiranesi, che hanno raggiunto Roma in treno nella serata di martedì. «Avevamo prenotato per caso la partecipazione all'udienza, prima che il Papa si dimettesse - racconta uno di loro, Daniele Marchesi -, poi la scelta di partecipare ha aumentato di significato. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) siamo arrivati in piazza alle 8 e abbiamo fatto un po' di coda, ma siamo riusciti ad arrivare abbastanza avanti e assistere bene all'udienza».
«Si percepiva - aggiunge Daniele - per il Papa il peso della scelta fatta, ma anche il sostegno di quanti erano lì per incoraggiarlo. È emersa tutta la fatica di Benedetto XVI, ma anche il suo grande coraggio nel fare ciò che ha fatto».Altri fedeli e sacerdoti sono giunti a Roma in automobile. In questo gruppo anche Anna Rossi, storica del Centro Studi Nicolò Rusca. «Abbiamo voluto partecipare all'udienza - racconta - per andare a ringraziare di tutto quello che da Benedetto XVI abbiamo ricevuto in questi anni». «Dopo la notte in un istituto religioso - aggiunge -, siamo arrivati in piazza alle 7, quando l'udienza cominciava alle 10.30, e già c'era già moltissima gente».
Anna non nega poi una confidenza personale: «Quando ha cominciato a parlare io mi sono messa a piangere al pensiero di non poterlo più sentire in futuro, quando stava dicendo ancora cose grandiose nella sua semplicità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA