Madesimo, albergatori furenti
dopo il blitz di Inps e Inail

Dopo il weekend di controlli a tappeto in albeghi e ristoranti per verificare la presenza o meno di lavoro irregolare, il presidente degli Albergatori della Valchiavenna contesta il metodo e protesta per il danno d'immagine procurato alla località

MADESIMO - «Non sono stati semplici controlli: abbiamo avuto delle irruzioni con un evidente danno d'immagine».È chiarissimo il punto di vista di Gaetano Capizzi, presidente dell'associazione degli Albergatori valchiavennaschi, dopo il blitz del fine settimana di Inps e Inail in Valle Spluga.


«Credo che sia veramente assurdo mettere in campo degli atti di terrorismo, in un momento in cui le aziende, quando va bene, riescono a chiudere i conti in pareggio - spiega il titolare del "Ferré" -. Secondo me le modalità delle azioni di controllo sono inadeguate. Qualche ispettore confonde il diritto conferito dalla legge all'accesso nei locali pubblici con la possibilità di fare irruzioni. Da quanto mi hanno riferito i colleghi albergatori, alcuni hanno operato con cautela e discrezione. Altri, invece, hanno effettuato delle vere e proprie irruzioni, infilandosi senza nemmeno farsi accompagnare nelle cucine e nelle stanze in maniera inopportuna, con il rischio di dare origine a reazioni vivaci. Da parte nostra c'è la massima disponibilità a collaborare, ma anche un rigetto nei confronti di questo metodo di operare».


Tra gli aspetti più spiacevoli, secondo Capizzi, c'è il danno d'immagine provocato dai blitz. Gli imprenditori hanno sottolineato di rispettare le regole - tanto che al momento non ci sono notizie di irregolarità riscontrate e conseguenti sanzioni -, ma di sentirsi trattati come dei banditi. Prima degli ispettori del lavoro a Madesimo erano arrivate la Fiamme gialle a caccia di evasori fiscali. Un altro episodio sgradevole per l'immagine della località turistica.

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