Carlo Castiglioni
Se non fossimo in Italia, diremmo che è stupefacente (1) assistere a una campagna elettorale nella quale chi ha causato danni al Paese ed è stato incapace di risolverli, denunzia il malfatto e si propone come guaritore. Per raccontarla così non basta avere la faccia tosta: bisogna avere una maschera calata sul volto. E difatti siamo costretti a vedere questo spettacolo in maschera, con recite già ascoltate più volte, battute e gag tirate fuori da polverosi armadi, e in definitiva una rappresentazione che privilegia l'artifizio sulla realtà, le chiacchiere ai fatti, il cinismo al civismo. È poi e ancora più stupefacente (2) leggere di sondaggi che attribuiscono una concessione di credibilità da parte dei cittadini a tali performance. Si dice che siamo un popolo composto da una maggioranza di furbi e da una minoranza d'ingenui, ma sembrerebbe il contrario: siamo un popolo in cui i furbi sono una minoranza che riesce a incantare una maggioranza d'ingenui.
Max Lodi
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