Marmi Pedrotti in assemblea
In bilico ancora 25 operai

Oggi alle 14.30, nella sala del Teca di Chiesa, i 50 lavoratori dell'allora Marmi Pedrotti, tutti in cassa integrazione, si riuniranno in assemblea per capire cosa li aspetta nei prossimi mesi.

Chiesa in Valmalenco - Avrebbero dovuto riunirsi prima di Natale in due distinte assemblee fissate dai rappresentanti sindacali in azienda, Marmi Valmalenco, e nella sala consiglio del Comune di Chiesa. Non se ne era fatto nulla, però, in segno di lutto per la tragedia capitata al loro collega di lavoro, Eros Vedovatti, 45 anni, di Chiesa, capocava a Sabbionaccio, mancato a seguito di un infortunio sul lavoro proprio a ridosso delle festività.


Oggi, però, alle 14.30, nella sala del Teca di Chiesa, i 50 lavoratori dell'allora Marmi Pedrotti, tutti in cassa integrazione, si riuniranno in assemblea per capire cosa li aspetta nei prossimi mesi.


«Dal 31 dicembre, infatti, - spiega Giorgio Nana, sindacalista Cgil che segue il comparto - anche i 25 lavoratori assunti a tempo determinato dall'attuale Marmi Valmalenco, di Bruno Parolini, sono in cassa integrazione in quanto è scaduto loro il contratto annuale. Si tratta di valutare, quindi, sia la loro posizione, per capire se verranno riassorbiti dall'azienda, tutti o in parte, sia la posizione degli altri 25 lavoratori ex Marmi Pedrotti che non sono stati assorbiti, lo scorso anno, dalla Marmi Valmalenco. Lavoratori che, da allora, sono in cassa integrazione sulla base di un accordo siglato in Regione il 16 gennaio dello scorso anno e che, quindi, fra pochi giorni andrà a scadere, per cui occorrerà adoperarsi per il rinnovo».


Il tutto considerato che ancora il Tribunale di Sondrio non si è espresso circa le sorti della Marmi Pedrotti, oggi in regime di amministrazione controllata. E il tribunale ha comunicato che la prossima udienza durante la quale verrà esaminato propio quersta situazione è stata fissata per il prossimo 18 gennaio. Una situazione delicata, si intuisce, quindi, quella di questi lavoratori malenchi che, peraltro, difficilmente il mercato potrebbe riescire a riassorbire data la fase di crisi che sta convolgendo anche il settore lapideo.

Per quanto, invece, per i 25 lavoratori attivi fino a fine anno sulla cava di marmo dorato di Sabbionaccio e nel laboratorio-magazzino di lavorazione di Vassalini di Marmi Valmalenco non dovrebbero esserci problemi.

Per quanto potuto apprendere, il titolare dell'azienda, Bruno Parolini, proprietario anche della concessionaria automobilista Iperauto di Castione e della sociatà PB Immobiliare di Chiesa, sarebbe del tutto intenzionato a riassorbire i 25 gli addetti oggi in cassa integrazione, mentre è alla ricerca frenetica di un capocava.
«L'infortunio sul lavoro di alcune settimane fa a Sabbionaccio - dice - ritengo sia da ascrivere alle fatalità, perché Eros Vedovatti era un bravo operaio, il capocava, addirittura. Tra l'altro non ho mai fatto fretta, diciamo così, agli operai per arrivare al risultato. La pmia priorità è che lavorino con tutte le cautele del caso e rispettino le norme di sicurezza. Oggi come oggi, però, individuare un nuovo capocava non è cosa facile».

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