Rallenta l’export, industrie in frenata

Calano domanda, produzione e fatturato. I dati dell’ultima analisi congiunturale di Confindustria Lecco Sondrio e Confindustria Como in merito al secondo semestre 2023

Segnali di rallentamento per le aziende delle province di Lecco e Sondrio. Secondo l’ultima analisi congiunturale di Confindustria Lecco Sondrio e Confindustria Como, nel secondo semestre 2023 calano domanda, produzione e fatturato sia rispetto al semestre precedente, sia rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel confronto con il periodo gennaio-giugno, i tre indicatori si attestano in media al -5,4%, mentre la variazione tendenziale, che ha come orizzonte di confronto i livelli del semestre luglio-dicembre 2022, risulta mediamente pari al -3,9%.

Le ipotesi sull’evoluzione del business per il primo semestre 2024 sono variegate; tuttavia, in linea generale, indicano una situazione di stallo sui livelli di fine 2023. Un dato che gli imprenditori si attendevano, legato in particolare alla flessione delle esportazioni determinata dalla decelerazione dell’economia tedesca. “Sono tuttora presenti alcuni elementi negativi come le distorsioni lungo le catene di fornitura - spiega Plinio Agostoni, presidente di Confindustria Lecco Sondrio - e, in misura minore, le dinamiche di prezzo legate alle materie prime che impattando sui costi di produzione e determinano ancora una riduzione della marginalità. A questi si aggiunge il peggioramento delle condizioni praticate dagli Istituti bancari, soprattutto a causa dell’innalzamento dei costi dell’accesso al credito. Tutto questo non frena però l’impegno delle aziende in materia di investimenti, di progetti di sviluppo e innovazione, di interventi che si inseriscono dell’ambito della sostenibilità, a conferma di quanto i fondamentali del tessuto imprenditoriale siano sani”.

Si conferma in tenuta l’occupazione, e metà del campione di imprese incontra difficoltà nell’individuare persone con le competenze necessarie alle attività. “Le imprese dei nostri territori confermano ancora una volta un quadro di mantenimento dei posti di lavoro – aggiunge Giulio Sirtori, direttore di Confindustria Lecco Sondrio - non intaccato dal rallentamento degli indicatori congiunturali La difficoltà delle imprese nell’individuare personale qualificato da inserire in organico resta un tema critico, segnalato nel secondo semestre dello scorso anno da un numero significativo di aziende, determinate a rilanciare la crescita e per questo alla ricerca di skill specializzate e trasversali”.

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