Nuove strutture, il fascino della tenda

Il turismo Il titolare del camping di Rivabella Alberto Malzanni guarda con fiducia alla stagione estiva. «La nostra offerta è al passo con le richieste dei clienti e a Lecco abbiamo un patrimonio naturale unico»

«In base alle prenotazioni avremo una stagione ottima per la nostra struttura. Fin dal 25 aprile, quando abbiamo aperto, la stagione è partita bene dopo i lavori di ristrutturazione. Le piogge di questi giorni danno incertezza, ma non abbiamo disdette».

Alberto Malzanni (a destra nella foto), titolare con suo fratello Alessandro (a sinistra nella foto) del Camping Rivabella, è soddisfatto per come si predispone la nuova stagione estiva dell’attività di famiglia che oggi, con l’ingresso di Fabio (al centro nella foto), 28 anni e figlio di Alessandro, è arrivata alla terza generazione.

Nel tempo l’attività è continuamente cresciuta, sono un po’ cambiate le richieste dei clienti, «ma non negli aspetti essenziali di chi fa turismo all’aria aperta. Abbiamo continuamente rinnovato la struttura, se non lo si fa si esce dal mercato. Abbiamo risorse ambientali di prim’ordine e le strutture ricettive devono essere all’altezza».

I due fratelli sono entrati nell’attività quarant’anni fa, nel 1983, e ora gestiscono una struttura che occupa una superficie di due ettari con affaccio diretto al lago: «Questa è la principale attrattiva che spinge il turista a sceglierci, infatti per la stagione lago le piazzole lago sono tutte vendute».

Il campeggio ha una capacità ricettiva di circa 400 persone. I due fratelli e Fabio sono impegnati a tempo pieno, in più per tutta la stagione estiva è assunto un barista più del personale a chiamata nei due mesi di luglio e agosto.

«Non facciamo particolare fatica a trovare collaboratori – sottolinea Malzanni -, e la stessa cosa mi viene riferita da colleghi di altri campeggi. I giovani si trovano e noi di solito li cerchiamo attraverso la rete di conoscenti e amici, dove troviamo studenti adatti per la stagione. Il barista è assunto da maggio a settembre, in luglio e agosto ne assumiamo altri due, mentre per il sabato e la domenica altri due giovani collaborano con il contratto a chiamata. I nostri ragazzi hanno il giorno di riposo in settimana, il sabato e la domenica si lavora ed è il dato che metto subito in evidenza nei colloqui. Leggo che le attività del turismo hanno difficoltà nel trovare personale, ma per noi non è così».

Alberto Malzanni è anche presidente del gruppo Turismo all’aria aperta di Confcommercio Lecco, oltre che consigliere di Faita Lombardia che associa le attività del settore.

«A Lecco – sottolinea Malzanni - si sente moltissimo la mancanza di un deposito bagagli e un deposito biciclette custodito, ovviamente a pagamento, in piazza della stazione o nelle immediate vicinanze. Al turista che vuole spostarsi per andare in stazione a prendere un treno per Milano o per un giro di battello sul lago non si può dire di prendere l’auto, è un po’ contro la logica stessa della vacanza in luoghi come il nostro». E per tutti, lecchesi inclusi, sottolinea che va implementata la mobilità dolce realizzando la ciclabile per Abbadia e la ciclabile sul sedime della strada delle vecchie gallerie per quella che «sarebbe una straordinaria infrastruttura per i turisti. Vanno anche implementati i battelli per una migliore integrazione con i tratti in bicicletta. È pazzesco – conclude - che non si riesca a trovare risorse per fare la ciclabile, e anche per investire sui sentieri di montagna, fra bandi europei e regionali. Serve qualcuno che nelle pubbliche amministrazioni si attivi per andare a cercare risorse».

Inevitabile il richiamo all’utilizzo, anche per fare nuove infrastrutture, della tassa di soggiorno, che da marzo per i campeggi è salita da 0,50 euro a 1 euro: «Visto l’incremento del turismo e il raddoppio della tariffa il Comune a settembre si ritroverà con un bel gruzzolo e mi auguro lo investa prontamente nella promozione turistica, così com’è nella logica di quella tassa. Ci aspettiamo – conclude Malzanni - che a settembre siano resi i pubblici i dati di quanto incassato e ci venga detto come si intende investire quei soldi per rendere più attrattiva la nostra zona».

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