Maestri del lavoro lariani: «Impegno e creatività, siete un esempio per tutti»

A Erba la sesta festa annuale del consolato di Como e Lecco

I maestri del lavoro delle province di Como e Lecco sono tornati a riunirsi ieri mattina a Erba, dopo due anni di stop a causa della pandemia e in occasione del sessantesimo anniversario di fondazione del consolato territoriale. Nel corso della festa è stato nominato console emerito Gian Pietro Gandolfi, si è insediato il nuovo consiglio provinciale e sono stati accolti i maestri insigniti lo scorso primo maggio.

La festa, celebrata al Noivoiloro, è stata presieduta da Silvio Ghislanzoni, console provinciale di Como e Lecco, alla presenza del prefetto di Como Andrea Polichetti e del vicesindaco erbese Sofia Grippo. L’invito è stato recapitato a 238 maestri del lavoro delle due province.

«Sono felice di essere qui ad aprire la sesta festa annuale - ha detto Ghislanzoni - perché non accadeva dallo scoppio della pandemia. Il Covid non è ancora stato debellato, ha lasciato effetti in noi e nelle nostre famiglie: tanti maestri non sono qui oggi perché sono a casa con la febbre, continuiamo a proteggerci».

Il console ha ricordato che stiamo attraversando un periodo molto difficile. «Non avrei mai pensato di sentire il rimbombo della guerra vicino a noi nel 2022. Ci sono ripercussioni sui nostri bilanci, un’ondata di povertà crescente, un’inflazione che torna a crescere e oscure minacce nucleari. Nonostante tutto siamo ottimisti: non possiamo non esserlo, abbiamo superato tutte le sfide che ci ha posto il lavoro nella nostra vita e proprio per questo siamo stati premiati con la stella».

Polichetti ha sottolineato l’importante ruolo dei maestri del lavoro. «Siete testimoni esemplari della vostra attività, un punto di riferimento nel contesto sociale grazie a impegno, talento e creatività. Seguendo il vostro esempio possiamo tenere duro, certi che presto si potrà invertire la rotta per ripartire all’insegna dei giusti valori».

Grippo ha ringraziato per l’operato svolto dai maestri del lavoro sul territorio, in particolare per le attività svolte nelle scuole per coinvolgere i giovani. Il vicesindaco erbese ha anche ricordato l’importanza dei tanti lavoratori dipendenti per la crescita delle aziende.

In seguito Gian Pietro Gandolfi è stato nominato console emerito, dopo oltre trent’anni di “militanza” nella famiglia dei maestri del lavoro, ed è stato presentato il consiglio provinciale che resterà in carica fino al 2025: ne fanno parte Sergio Barzaghi, Gabriele Cantaluppi, Giancarlo Galeazzi, Silvio Ghislanzoni, Giovanni Locatelli, Angelo Ripamonti, Alessandro Butti, Lorenzo Carsana, Gian Pietro Gandolfi, Carlo Serafino Isella, Gian Pietro Redaelli e Marilena Vincenzi; Rinaldino Sacchi è il revisore.

Il prefetto ha consegnato un riconoscimento ai nuovi maestri del lavoro insigniti dell’onorificenza lo scorso primo maggio: sono saliti sul palco Marco Cesari di Erba e Maddalena Lo Polito di Lecco, assenti per cause di forza maggiore Corrado Gambarelli di Pusiano, Gianfranco Rotundo di Cadorago e Giulio Maglia di Esino Lario.

Riconoscimenti anche per i 25 anni di fedeltà al consolato dei maestri del lavoro per Mario Fino di Lomazzo, Emilio Lampreda di Arosio, Angelo Marelli di Como, Mario Montani di Lecco e Renato Turconi di Turate.

La festa si è chiusa con la premiazione della giovane Anna Maria Mutti di Barzago, studentessa dell’istituto Fermi di Barzanò: ha vinto il concorso Giuseppe Malinverno, organizzato dalla Federazione Maestri del Lavoro per premiare gli studenti che ottengono i migliori risultati scolastici.

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