“Lecco senza battelli”, gli albergatori protestano

Il Consorzio Albergatori Lecchesi denuncia: “La mancanza di servizio di navigazione pubblica durante la stagione invernale sul ramo orientale del Lario e a Lecco sta creando un grave danno al turismo lecchese”.

D’inverno i turisti ci sono, i battelli no. Chi visita il ramo lecchese del Lario in queste settimane non può contare su uno dei servizi senza dubbio più apprezzato: la navigazione pubblica. Il servizio di trasporto è gestito a livello governativo. Da tempo è in corso un dibattito perché venga gestito in modo più flessibile dalla Regione.

Nel frattempo la situazione è quella che gli albergatori lecchesi denunciano. “Va avanti così da mesi – spiegano in una lettera congiunta - ma in questi giorni di inizio febbraio in cui il clima è mite, le giornate soleggiate, le temperature che arrivano a 18 gradi, molti turisti soggiornano nelle strutture ricettive del nostro territorio. La domanda di rito in reception è: dove posso prendere il battello per fare un giro a Bellagio? Immaginate l’imbarazzo nel dover rispondere che il servizio è sospeso in inverno”.

Gli albergatori non ci girano molto intorno: “Il turista si arrabbia – proseguono - e si sente truffato e la reputazione di questa parte del lago peggiora. Eravamo già intervenuti ad inizio novembre, avevamo contattato le autorità preposte, tra queste l’Amministrazione Provinciale era intervenuta direttamente con la Navigazione, ma questi ultimi non hanno fatto nulla per risolvere la situazione”.

Sull’altro ramo del Lario, quello comasco, il servizio di navigazione prosegue senza sosta anche in inverno ed esiste un collegamento veloce con Bellagio tramite aliscafo, servizio sul quale Lecco non può nemmeno contare nella bella stagione “Il danno – concludono gli albergatori - potrebbe essere anche oggetto di una class action e far sì che cambi la situazione per vie legali, ma sarebbe una sconfitta per le Istituzioni. Oggi il Lago di Como è costituito da aree che hanno un vantaggio competitivo su altre. Il riequilibrio dell’offerta di navigazione pubblica è anche una forte leva utile non solo a chi è escluso, come i lecchesi, ma anche a chi è favorito, perché permetterebbe di mettere in atto politiche virtuose per contrastare il problema enorme dell’over tourism”.

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