La Technoprobe piace agli investitori. Tasso di crescita tra i più alti al mondo

Eccellenze L’impresa di Cernusco è stata inserita nell’elenco europeo della aziende leader. La prestigiosa rivista economica Forbes ha dedicato la copertina al fondatore Giuseppe Crippa

Technoprobe è una delle aziende tecnologiche a più alto tasso di crescita nel mondo. Non che ce ne fosse bisogno, in realtà, perché le caratteristiche della società con quartier generale a Cernusco Lombardone ormai si conoscono molto bene, ma in questi giorni è giunta una nuova conferma sul peso (qualitativo e quantitativo) della crescita dell’azienda della famiglia Crippa.

A metterlo nero su bianco è stato Euronext, il principale mercato finanziario e borsa valori europeo, sul quale Technoprobe è quotata da febbraio, che ha realizzato Euronext Tech Leaders, iniziativa dedicata alle migliori aziende tecnologiche europee finalizzata a mettere in evidenza la visibilità e l’attrattiva delle realtà Tech ad alta crescita.

In totale sono oltre cento le aziende leader e ad alta crescita, ognuna delle quali soddisfa una serie specifica di criteri e appartiene ai settori Healthtech (con i sotto settori Biotech e Medtech), Cleantech (con i sotto settori Energy efficiency, Green production practices, Pollution mitigation, conservation and restoration, Clean energy sources) e General Tech (con i sotto settori Digital services and technology advisory, Hardware and robotics, Fintech, Electronics, Software, e-Commerce and marketplace, Digital media and entertainment).

Di queste cento, appunto, diciannove sono italiane. Oltre a Technoprobe, in questa graduatoria sono state incluse anche queste aziende italiane: Alerion Cleanpower, Antares Vision, Diasorin, Digital Bros, Digital Value, El.En., FinecoBank, GVS, Illimity Bank, MutuiOnline, Nexi, Philogen, Reply, Seco, SeSa, STMicroelectronics, Tinexta, Wiit.

Da notare come di questo gruppo faccia parte anche Stmicroelectronics, azienda di Agrate nella quale il fondatore di Technoprobe Giuseppe Crippa ha lavorato per 35 anni, prima di dare vita a quello che con il tempo (nemmeno troppo in verità) è diventato un colosso di rilievo mondiale.

Solo qualche giorno fa, Forbes ha dedicato al presidente onorario del colosso brianzolo la copertina online, con un servizio in cui ne ha ripercorso la scalata ai vertici mondiali nel campo dei semiconduttori e delle probe cards, nel quale Technoprobe ha superato proprio lo scorso anno il principale concorrente nel campo della produzione di schede sonda (FormFactor, ovviamente ubicata nella Silicon Valley, in California), registrando un utile netto di 136 milioni di dollari su 446 milioni di dollari di ricavi nel 2021, superando le vendite realizzate dell’antagonista, fermatosi a 436 milioni di dollari. Risultati, quelli degli ultimi anni, che Forbes ha voluto mettere in evidenza anche sotto un altro punto di vista, quello dell’ingresso nel dorato mondo dei miliardari anche dell’87enne fondatore.

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