Ecco il sindacato

ai tempi del selfie

La star è Landini

A Lecco sommerso dalle richieste dei lavoratori

«Io come Tspiras? Resto segretario della Fiom»

Maurizio Landini. Al tempo della personalizzazione della politica, il personaggio del sindacato - forse anche il sindacato per come appare nell’immaginario - è lui, Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil. Non c’è gara con gli altri sindacalisti. Un selfie? Con Landini. Un autografo sulla maglietta? Da Landini. Un problema, anche personale, da presentare a qualcuno di importante? A Landini. L’affetto («Sei il sindacalista più grande»; «No, semmai il più grosso»), e anche le attese di tanti lavoratori, disoccupati e pensionati si concentrano sul numero uno dei metalmeccanici della Cgil. La conferma l’abbiamo avuta ieri a Lecco, nella sede della Camera di commercio, dove Landini con (tra gli altri) Susanna Camusso (segretario generale della Cgil), ha partecipato al convegno “Rappresentanza sindacale: le lezione dei consigli e il futuro da costruire”.

Cosa ci si aspetta da Landini? La risposta la si è avuta durante l’intervento di Antonio Lettieri (ex segretario nazionale della Fiom) che nel ricordare la figura di Pio Galli (a cui il convegno di ieri era dedicato) in un passaggio ha citato la vittoria di Tsipras in Grecia e ha accennato alla possibilità che Landini possa avere un ruolo simile per la sinistra italiana. Dalla platea è partito un applauso, sentito e spontaneo. Come a dire: i lavoratori hanno bisogno di qualcuno che li rappresenti.E che al momento non c’è.
La giornata lecchese di Landini e Camusso e l’incontro alla Leuci nelle due pagine speciali su “La Provincia di Lecco” in edicola sabato 31 gennaio

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