Colf, badanti e assistenti domiciliari:
la richiesta c’è, ma trovare figure
è oggi una vera impresa

L’attività 2023 de Centro risorse donne gestito dall’amministrazione provinciale di Lecco

Colf, badanti e assistenti domiciliari. La richiesta c’è, ma trovare oggi figure è una vera impresa. Ad aiutare le famiglie lecchesi in questa sfida è il centro risorse donne gestito dall’amministrazione provinciale presso i centri per l’impiego della Provincia di Lecco e Merate. I numeri dell’attività nel sono cresciuti. Nel 2023 il Centro ha condotto 479 colloqui specialistici a persone con maggiore esigenza di orientamento e analisi delle competenze e ha redatto il loro curriculum vitae. Rispetto al 2022 (256 colloqui) si è registrato un significativo aumento dell’87%. Quanto alla provenienza delle donne che si sono rivolte al servizio, in leggero aumento le donne italiane (35% sul totale rispetto al 31% registrato nel 2022), mentre le donne provenienti dall’est Europa continuano a rappresentare la fetta maggiore di utenti (41%), seguite dall’America Latina e dall’Africa.

Inoltre, mediante il programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori, finanziato nell’ambito del Pnrr, sono state prese in carico numerose persone interessate alle professioni di cura, attivando 316 percorsi, rispetto ai quali 104 utenti beneficiari di dote hanno trovato un’occupazione entro 120 giorni dalla conclusione del percorso. Numeri anche questi in crescita rispetto al 2022. Lo scorso anno il centro risorse donne ha proposto e progettato 3 corsi di formazione destinati complessivamente a 112 utenti in carico sempre attraverso lo strumento della dote Gol: uno di economia domestica, uno dedicato alle tecniche di animazione per anziani, uno per addetto all’accoglienza degli ospiti e alla cura di case vacanze che ha preso avvio a febbraio 2024. «Gli operatori che si occupano dei lavori di cura - commenta Carlo Malugani, consigliere provinciale delegato alla formazione - offrono un contributo molto rilevante alle nostre comunità e alle famiglie: perciò, è fondamentale riconoscere e valorizzare questa tipologia di professioni, rendendole più attrattive».

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