Bps, l’assemblea dei piccoli azionisti di «Insieme per la Popolare»

Assemblea di “Insieme per la Popolare”, la realtà nata da un’iniziativa spontanea della comunità, del mondo economico e di tanti cittadini con l’intento di rappresentare ciascun piccolo azionista dell’istituto di credito di piazza Garibaldi dopo la trasformazione da società cooperativa a spa. Soddisfazione per la lista proposta dal CdA della banca e appoggio a tutti i punti all’ordine del giorno dell’assemblea del 27 aprile

Estrema soddisfazione per la lista proposta dal CdA della banca e appoggio a tutti i punti all’ordine del giorno dell’assemblea del 27 aprile. Assemblea molto particolare, come l’ha definita il presidente Matteo Lorenzo De Campo, visti i movimenti azionari degli ultimi mesi e nella quale l’associazione, arrivata ad oggi a 2.200 associati, conta di esprimere più di 100 milioni di euro di capitale sociale della banca, rappresentando il 5%.

Sono alcuni dei punti salienti della seconda assemblea di “Insieme per la Popolare”, la realtà nata da un’iniziativa spontanea della comunità, del mondo economico e di tanti cittadini con l’intento di rappresentare ciascun piccolo azionista dell’istituto di credito di piazza Garibaldi dopo la trasformazione da società cooperativa a spa.

Ad aprire l’ordine del giorno nella sala Martinelli della Camera di commercio di Sondrio ieri pomeriggio è stata la relazione del presidente De Campo che ha delineato l’andamento dell’anno appena trascorso caratterizzato da crisi e instabilità socio economica a causa della guerra in Ucraina cui si è aggiunta quella di Gaza, da tassi elevati che se hanno messo in difficoltà le imprese si sono però tradotti in un momento favorevole per il sistema bancario. «I valori azionari delle banche sono tutti in crescita – ha sottolineato De Campo - con il picco del 96% di Unicredit, ma anche il 76% della Banca popolare di Sondrio che si è tradotto in un +182% nel quinquennio». De Campo si è soffermato su uno dei punti della politica bancaria che interessa da vicino le aree periferiche come quella valtellinese, ovvero l’andamento della presenza degli sportelli, accentratori di comunità insieme alle attività di commercio, servizio e produzione. «Nel 2023 ha chiuso il 4% degli sportelli in Italia – ha ricordato -: 3.300 comuni ne sono rimasti privi. La politica bancaria attuale è la prima causa di questo fenomeno che si ripercuote sull’abbandono dei territori periferici. Come associazione dei piccoli azionisti della Popolare vogliamo evidenziare positivamente, invece, l’attenzione del nostro istituto a queste tematiche anche dopo la trasformazione in spa. L’ennesima dimostrazione che non è la strategia a creare il risultato, ma l’attenzione nell’attuazione della strategia e le persone a fare la differenza». A corroborare la tesi De Campo ha portato un altro dato: nel 2023 la Popolare ha coperto da sola il 50% della domanda di mutui ipotecari in provincia. «Solo chi conosce la comunità investe sulle persone e le imprese accettando il rischio, al di là dei meri algoritmi» ha detto.

Prima di affrontare la questione delle indicazioni di voto per l’assemblea del 27, il presidente si è soffermato sulle turbolenze del titolo dell’ultimo quadrimestre: «Smentiamo ufficialmente le voci che ci davano associati a Unipol, socio che rispettiamo e con cui condividiamo la visione della banca, ma con cui non abbiamo avuto alcun tipo di interlocuzione» ha detto.

Nel corso del 2023 l’associazione ha continuato a interagire con la banca per seguirne il modello di sviluppo coerente con il piano industriale presentato ai mercati.

A differenza del passato, invece, quando “Insieme per la Popolare” aveva espresso solo un parere consuntivo sulle scelte, questa volta l’associazione ha avuto la possibilità di esprimersi preventivamente sui criteri significativi per la scelta dei cinque nomi della lista per il rinnovo del cda. «Pur essendo la formazione della lista molto complessa per le competenze richieste, aver potuto esprimere i nostri principi, ruoli e obiettivi è stato un passaggio estremamente interessante - ha detto De Campo - e la lista proposta risponde anche ai requisiti che abbiamo espresso e per questo siamo molto soddisfatti». E dunque in assemblea l’associazione appoggerà la lista del cda della Popolare, in contrapposizione con quella di Assogestioni, così come la linea su tutti i punti all’ordine del giorno. Da lunedì inizierà la raccolta delle deleghe dei soci che si concluderà il 24 aprile.

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