Assemblea Coldiretti Como-Lecco. La conferma di Fortunato Trezzi alla presidenza

Agricoltura L’imprenditore è stato eletto all’unanimità. In consiglio tanti giovani per un settore in forte sviluppo. «Agricoltura sempre più strategica per l’area lariana»

«Accetto questa rinnovata fiducia con responsabilità e un po’ di emozione. Ma ora tutti subito al lavoro, con la piena consapevolezza che il futuro non è più quello di una volta, ma apre una pagina diversa per il territorio, che vede l’agricoltura sempre più strategica per il suo sviluppo». Le prime parole di Fortunato Trezzi, appena confermato presidente di Coldiretti Como Lecco evidenziano la consapevolezza dei cambiamenti in corso nel settore agricolo e la volontà di aprire una nuova pagina per il territorio, in cui l’agricoltura riveste un ruolo sempre più strategico.

Il nuovo consiglio

Durante l’assemblea elettiva, che si è tenuta a Cantù, la riconferma di Trezzi è stata accolta con un consenso corale, senza alcun voto contrario. Eletto anche il nuovo consiglio, con numerosi giovani e in grado di ben rappresentare i territori delle due province, così come le diverse specializzazioni dell’agricoltura del territorio lariano: i nuovi consiglieri sono Ivan Albini, Francesca Biffi, Alessandro Bonacina, Debora Cartolano, Giovanni Castelli, Pietro Castelli, Angelo Crispi, Rosella Fiordelmondo, Alessio Nava, Mattia Perlini, Marco Riva e Martina Vicini.

Fortunato Trezzi, 57 anni, una figlia, ha ricoperto per gli ultimi otto anni il ruolo di vicepresidente di Coldiretti, oltre ad essere stato presidente della sezione di Alzate Brianza, dove la sua famiglia gestisce una delle più importanti aziende lattiero-casearie della provincia.

Trezzi ha sottolineato il ruolo protagonista dell’agricoltura lariana nella produzione di alimenti di qualità. Grazie al latte prodotto nella regione, vengono realizzati i rinomati formaggi Dop lombardi come il Grana Padano, il Gorgonzola e il Taleggio. Ma l’agricoltura lariana non si limita solo alla produzione casearia: la floricoltura, l’orticoltura, l’apicoltura e la produzione di carni e salumi rivestono un’importanza significativa. Da non sottovalutare sono anche le produzioni vitivinicole e oleicole caratteristiche delle zone circostanti il lago, che stanno ottenendo sempre più successo.

Passato e futuro

Trezzi ha evidenziato che l’agricoltura lariana non si limita a guardare al passato, ma è orientata allo sviluppo e alla crescita. Molti giovani prendono le redini delle aziende agricole di famiglia, mentre altri ne creano di nuove partendo da zero.

Nell’ultima edizione di Agriatura, le imprese lariane hanno presentato esempi concreti di innovazione, determinazione nella crescita e capacità di proporre in modo innovativo sul mercato. Tuttavia, il futuro dell’agricoltura locale non può prescindere dalla valorizzazione delle peculiarità e del patrimonio storico del territorio: vitigni autoctoni, razze animali tipiche e il recupero delle ricette tradizionali che vengono riproposte negli agriturismi.

L’agricoltura lariana si caratterizza per uno studio costante, un’apertura verso la società, l’attività didattica e la capacità di offrire risposte a livello sociale, economico e culturale

Anche Rodolfo Mazzucotelli, direttore della Coldiretti interprovinciale, si è soffermato sugli scenari di medio termine per l’agricoltura lariana, evidenziando le problematiche legate alla situazione attuale, al caro materie prime e ai cambiamenti climatici, rimarcando le possibilità economiche che la valorizzazione dell’agroalimentare “made in Como-Lecco” può avere non solo sui mercati italiani, ma in un più ampio scenario internazionale: «Coldiretti ci crede - ha detto - ed è consapevole che per “fare impresa” è sempre più necessario poter contare su una struttura all’avanguardia, in grado di sostenere le istanze dei produttori affrontando in prima persona le problematiche più attuali e stringenti a ogni livello territoriale, offrendo allo stesso tempo alle imprese quei servizi sempre aggiornati e improntati a precorrere le esigenze dell’oggi e del domani, evolvendo anche nel suo ruolo innovativo di sindacato di filiera».

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