Artigiani in rosa. Ilaria Bonacina nuovo presidente

L’associazione Il consiglio direttivo di via Galilei ha eletto l’imprenditrice di Brivio, succede a Riva: «Lavoriamo per essere sempre più vicini alle aziende»

Confartigianato Imprese Lecco ha un nuovo presidente: il consiglio direttivo si è riunito nella sede di via Galilei e ha scelto di affidare la guida a Ilaria Bonacina, che dunque sarà al timone fino al 2025.

La titolare della ByCarpel di Brivio non è certo un volto nuovo, nel panorama associativo artigiano. Bonacina ha presieduto in passato il Gruppo giovani imprenditori dell’associazione, rivestendo anche il ruolo di componente del direttivo del Movimento donne Impresa di Confartigianato Imprese Lecco. Oltre ad essere tuttora il presidente della Zona 6 di Merate e Casatenovo per l’associazione, fa parte del consiglio della Camera di commercio di Como-Lecco, mentre ha guidato negli anni scorsi il Comitato organizzatore della Mostra dell’artigianato di Erba.

Dopo oltre dodici anni, dunque, Daniele Riva cede il testimone: eletto a novembre 2011, in occasione dell’ultimo rinnovo aveva ipotizzato il passaggio di consegne a metà mandato, e così è stato.

«Quando ho assunto la presidenza dell’associazione, c’era questa tavolozza di colori un po’ mischiati: oggi invece sono ben distinti, più brillanti e luminosi, con un disegno su tela molto ben definito. La Confartigianato di oggi ha un vestito nuovo rispetto a dodici anni fa e questo è merito non solo mio ma anche della struttura e dei dirigenti che sono stati al mio fianco».

Riva non vuole dire però che chi ha governato prima l’abbia fatto male. «Le esigenze sono cambiate nel tempo e noi ci siamo adeguati a quello che i nostri artigiani ci hanno chiesto in questi anni, facendo del nostro meglio per soddisfare le loro richieste. Tante attività, sia in termini di servizio alle imprese che nei confronti di categorie e territori, hanno ora un volto nuovo ed è un risultato importante, perché 12 anni fa c’era una sorta di scollamento tra l’associazione e le aziende. Abbiamo cambiato il paradigma: non siamo più in sede ad aspettare che le imprese vengano da noi, ma siamo noi che andiamo da loro. Il sistema dei funzionari e dei collaboratori di Confartigianato riesce a cogliere praticamente in tempo reale le esigenze delle aziende e questo non è banale».

Prima di guardare avanti, però, è ancora tempo di voltarsi indietro. «Abbiamo raggiunto tanti risultati importanti, ma voglio ricordare un aneddoto. Quando abbiamo cambiato il programma di gestione dei servizi interni il contraccolpo per la struttura è stato forte, ma con l’impegno di tutti abbiamo superato lo scoglio. Novanta persone hanno remato nella stessa direzione in modo coeso e questo spirito di gruppo è uno degli elementi più positivi di questi 12 anni».

Un riconoscimento importante è quello che, invece, è giunto durante la pandemia. «In quei mesi terribili abbiamo ricevuto telefonate non soltanto dagli associati ma anche da altre aziende e persino da privati cittadini che non sapevano come comportarsi. In un momento così difficile, in mezzo alla disperazione di tanti, abbiamo ricevuto un minimo di conforto dal fatto di essere un punto di riferimento per l’intera comunità».

Daniele Riva si appresta dunque ad avere un po’ di tempo libero in più, anche se gli impegni comunque non gli mancheranno. «Resto a disposizione di Confartigianato e porterò avanti gli impegni sia dell’azienda che nell’ambito della Camera di Commercio e del Consorzio Cenpi. Però mi prenderò anche del tempo per fare il nonno, visto che quest’anno, in cinque mesi, ho avuto due nipotini».

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