Affinamento in alta quota, a Bormio
emozioni con note e vini

Un’occasione speciale la presentazione del progetto di affinamento in alta quota per la storica casa vinicola valtellinese di Chiuro Nino Negri, con una degustazione di Nebbiolo a 3000 metri di altitudine e il concerto dal vivo Ice Waves con il pianista Alessandro Martire

Giornata dalle emozioni intense sabato con la cantina Nino Negri, che sulle cime di Bormio, ha messo in pista un doppio appuntamento davvero suggestivo. Un’occasione speciale la presentazione del progetto di affinamento in alta quota per la storica casa vinicola valtellinese di Chiuro, con una degustazione di Nebbiolo a 3000 metri di altitudine e il concerto dal vivo Ice Waves con il pianista Alessandro Martire. Un mix vincente di montagna, vino, musica e natura, una sfida olimpica per la Nino Negri che al rifugio Heaven 3000 di Bormio in vetta alla Magnifica Terra, ha ricavato una cantina dove vengono affinate 1.300 magnum di Vigna Fracia Valtellina Superiore DOCG Valgella 2016, bottiglie che verranno aperte in occasione delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.

«Vogliamo cercare l’assenza di ossigeno che a livello di affinamento dovrebbe aiutarci a fare dei vini diversi - ha spiegato Danilo Drocco, Direttore delle Nino Negri- L’affinamento in quota è un progetto speciale e dobbiamo ringraziare la famiglia del rifugio Heaven 3000 che ha creduto insieme a noi in questa avventura, il risultato lo vedremo tra due anni quando torneremo in cima alla Magnifica Terra per una degustazione di un vino dell’annata 2016 che avrà effettuato dieci anni di riposo, cinque nelle cantine della Nino Negri di Chiuro e cinque in quota».

Le mani fatate di Alessandro Martire, giovane compositore famoso per la sua maestria al pianoforte trasportato per l’occasione sulla terrazza del rifugio a Bormio 3000, hanno scaldato l’atmosfera, resa gelida da un cambio repentino del meteo dopo un inizio mattima con il sole, che ha solamente fatto immaginare la vista mozzafiato sulle montagne intorno, con vento e nebbia che non hanno però rovinato una performance live di assoluto livello. «Spesso la montagna e la natura ci costringono a lavorare in condizioni estreme anche in vigna - ha continuato Drocco - mentre ascoltavo la musica del piano di Alessandro, come tanti avevo i brividi ma non per il freddo, grazie per aver messo saputo regalare attimi che porteremo nella nostra memoria».

Nel corso del pranzo, le etichette della linea Vigne di Montagna della cantina Nino Negri, sono state abbinate ai piatti del talentuoso chef del rifugio Heaven 3000, Matteo Grasso, per esaltare le caratteristiche di ogni singolo appezzamento del Nebbiolo delle Alpi. Presenti tra gli altri anche il sindaco di Bormio, Silvia Cavazzi, la delegata dei Sommelier Ais, Elia Bolandrini e il delegato Onav, Gianluca Palazzo. Focus sul Grumello Sassorosso, sull’Inferno Ca’ Guicciardi annata 2020 e sul Vigna Fracia annata 2019, vino emblema della cantina valtellinese fondata nel 1897 e parte del Gruppo Italiano Vini. Il racconto di Danilo Drocco tra aneddoti e spiegazioni delle caratteristiche dei vini, grazie a un terroir alpino che gode di un’esposizione solare pari a quello dell’isola di Pantelleria, rendendo questi rossi campioni di eleganza e stile.

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