Un museo dei Plinii
Torre Pantera può rinascere così

Da Accademia Pliniana e Fondazione Volta un progetto per il bimillenario di Plinio il Vecchio Obiettivo: entrare nei circuiti dei maggiori poli museali

Nell’elenco dei dieci progetti presentati l’altroieri al tavolo della competitività, tutti “in nomination” per accedere a un finanziamento di Fondazione Cariplo, ce n’è uno che riguarda il recupero di Torre Pantera, edificio abbandonato da tempo immemore.

Il progetto, che porta la firma dell’architetto Stefano Seneca (suoi i recenti interventi di recupero delle piazze Grimoldi e Roma), è promosso dall’Accademia Pliniana, con la partnership di Fondazione Volta e della Normale di Pisa, in vista del bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio, i cui natali comaschi si fanno risalire al biennio 23-24 d. C.

L’idea è quella di inaugurare un Museo virtuale dei Plinii, già ribattezzato “Vis Plinii”, dove “vis” richiami il termine con cui i latini indicavano il concetto di “forza” ma sia al contempo acronimo di “Virtual interactive storehouse”, cioè, dall’inglese, di “Archivio virtuale interattivo”. L’obiettivo è quello di arricchire l’offerta museale del capoluogo in un momento particolarmente favorevole della sua evoluzione turistica e culturale (si pensi al ritrovamento delle monete romane di via Diaz), e quindi inserendo la città nel circuito dei maggiori poli museali e universitari a livello nazionale e internazionale.

Così come lo hanno congegnato i suoi promotori, il museo si presterebbe a contenere, tra l’altro, una raccolta delle “statue pliniane” descritte nella Naturalis Historiae, non solo in forma di riproduzioni i gesso ma anche in “forma” di ologramma, nel contesto di una superficie espositiva che sia quanto più possibile digitalizzata e interattiva.

Con essa anche un’esposizione di alcune tra le più rare copie dell’opera più importante di Plinio il Vecchio - la Naturalis Historiae, appunto - e tanta interattività, spazi virtuali di ricerca e approfondimento anche a disposizione delle scuole.

Per realizzare il museo dei Plinii servono un milione e 250mila euro, di cui 750mila per il recupero architettonico e circa 500mila per attrezzature, arredi e apparati multimediali. Torre Pantera è un edificio che senz’altro merita, finalmente, un intervento di recupero definitivo. E non soltanto per la sua posizione strategica da un punto di vista dei flussi turistici e da quello urbanistico, collocata com’è tra Casa del Fascio, abside del Duomo, Teatro Sociale. Sono davvero troppi anni che in città si dibatte di un suo recupero, peraltro sempre in ottica museale: risale per esempio alla fine degli anni Ottanta il progetto con cui l’architetto Darko Pandakovic ne propose la riconversione in un piccolo museo, fosse dedicato alla città medioevale o al Duomo.

«Sarebbe un’occasione straordinaria per la città in vista del bimillenario - commenta il presidente dell’Accademia Pliniana Massimiliano Mondelli -. Il museo diventerebbe davvero il centro di celebrazioni che, con esso, assumerebbero una dimensione internazionale coerente con la rivalutazione europea della figura di Plinio il Vecchio».

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