Niente perizia psichiatrica
L’assassino di don Roberto
a processo a settembre

È durata meno di un’ora l’udienza preliminare a carico di Ridha Mahmoudi - Tra tre mesi comparirà davanti alla corte d’Assise

L’avvocato ha giocato la carta della richiesta di perizia psichiatrica, ma il giudice delle udienze preliminari ha deciso che no, non ce n’era alcun bisogno.

È durata meno di un’ora l’udienza preliminare a carico dell’omicida di don Roberto Malgesini. Ridha Mahmoudi è stato rinviato a giudizio: il prossimo settembre dovrà comparire davanti alla corte d’Assise in un processo che - salvo sorprese - con questo carico di accuse non potrà che concludersi con una condanna all’ergastolo.

Il tunisino, che lo scorso settembre ha accoltellato a morte il prete che viveva in piazza San Rocco e che come ogni mattina stava preparando le colazioni da distribuire ai senzatetto e ai poveri della città, ieri non era in Tribunale a Como ma collegato via video dal carcere di Monza dov’è detenuto.

I fratelli di don Roberto si sono costituiti parte civile.

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