Lecco. Torna la voglia di impresa
I numeri sono in crescita

Nel Lecchese un saldo positivo per 86 unità, quasi un terzo delle aziende appartiene all’industria - Sono in leggera diminuzione (- 0,1%) le attività artigiane

Nel 2021 le imprese sono aumentate, sia pure di poco, in entrambi i rami del Lario.

La variazione positiva, seppure sotto il punto percentuale in ambo i casi, è stata rilevata dall’Ufficio studi e statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco, che ha rilevato in primo luogo come al tramonto dell’anno scorso le imprese registrate erano 73.979 complessivamente, 48.255 a Como (+0,8%) e 25.724 a Lecco (+0,3%). Il trend torna dunque positivo, dopo che il 2020 si era chiuso con un calo sia nel Comasco (-0,2%) che nel Lecchese (-0,4%).

La media lariana si è attestata a dicembre +0,6%, contro il +0,3% regionale e il -0,2% nazionale (nel 2020 tutte e tre avevano evidenziano perfomance negative: Lario -0,3%; Lombardia, -0,6%; Italia -0,2%). Tra i territori lombardi, solo Monza Brianza, Mantova e Lodi mostrano ulteriori cali delle imprese registrate (rispettivamente -0,8%. -2,1% e -2,3%); Varese, Brescia e Como sono le province che registrano le crescite più significative (rispettivamente, +1,6%, +1,2% e +0,8%).

In termini assoluti, il 2021 ha portato sul Lario alla nascita di 4.063 aziende, a fronte della chiusura di 3.559 realtà, con un saldo positivo di 504 unità (contro le -242 del 2020). In provincia di Como si sono registrate 2.751 iscrizioni (+21,3% rispetto al 2020), mentre le cessazioni sono state 2.333 (-2,3%). La differenza passa dalle -119 unità di due anni fa alle +418 del 2021. Saldo positivo anche nel territorio lecchese, da -123 a +86 aziende . Le iscrizioni sono state 1.312 (+12,3%), a fronte di 1.226 cessazioni (-5%).

Entrando nel dettaglio dei settori (dati del Registro imprese e della banca dati Movimprese), a prevalere sono le aziende dei servizi (30.693, 41,5% del totale), davanti alla manifattura (23.605; 31,9%), al commercio (16.414; 22,2%), alle costruzioni (12.843; 17,4%) e alle imprese agricole (3.267; 4,4%).

A livello provinciale, a Como si evidenzia un peso superiore dei servizi (42,2% contro il 40,1% lecchese), mentre a Lecco risulta maggiore la quota di imprese del commercio (23% contro il 21,8% comasco) e dell’industria (32,5% contro il 31,6%). Nell’area lariana cresce il numero delle aziende dei servizi (+1,7%, incremento simile a quello medio lombardo, +1,8%, e superiore a quello nazionale: +0,9%) e dell’edilizia (+1,7%, performance decisamente migliore rispetto a quella italiana, +0,8%, e a maggior ragione di quella, lombarda: -0,3%). Restano stabili i settori agricoltura e industria, mentre è in calo il commercio (-0,3%, contro il -0,9% regionale e il -1,5% nazionale). Quest’ultimo settore evidenzia un calo in entrambi i territori: Como -0,4%, e Lecco -0,1%. In quest’ultima provincia sono in crescita solo le imprese del comparto dei servizi (+1,4% contro il +1,9% comasco), mentre calano agricoltura (-0,4% contro +0,2%) e industria (-0,7% contro +0,4%). In crescita le aziende edili (+2,1% a Como e +0,8% a Lecco).

Cresce sul Lario, ma non in modo omogeneo rispetto ai due territori, l’artigianato (+0,3%), in controtendenza rispetto ai livelli superiori (-1,5% lombardo e -0,3% nazionale). Nel 2020 c’era stato un calo dello 0,6% nell’area lariana, dello 0,5% in Lombardia e dello 0,4% in Italia. Complessivamente si sono registrate 1.461 iscrizioni (+14,6% rispetto al 2020) e 1.388 cessazioni (-2,4%). L’aumento delle imprese artigiane ha riguardato solo la provincia di Como (che passa dal -0,8% registrato nel 2020 al +0,5% del 2021), mentre prosegue il calo a Lecco, seppur lieve: nel 2020 le imprese artigiane erano diminuite dello 0,2%, mentre nel 2021 il calo è stato dello 0,1%.

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