L’amica non può camminare
Portata in barella alla festa

Andata e ritorno sui monti di Plesio, portata dagli amici alla festa di Capodanno

Quando l’amicizia vale molto di più di qualche ora di fatica. L’esempio arriva da un gruppo di ragazzi di Plesio che si sono mobilitati per consentire ad un’amica di trascorrere il Capodanno con loro.

«Non posso venire con voi in baita, a Tampìa a festeggiare il Capodanno: ho una caviglia ingessata per la recente operazione all’alluce valgo». Questa la mesta risposta che Giulia Palo, 18 anni di Plesio aveva rivolto all’invito alla festa di Capodanno, che tutta la compagnia organizzava in montagna sopra Plesio, in una zona montana non raggiungibile dagli automezzi. Insomma, una destinazione inevitabilmente compatibile con un infortunio di quel genere.

II suoi amici l’hanno trasportata - a rotazione in sei- per oltre un’ora sui sentieri scoscesi che da Plesio conducono alla baita. E - naturalmente - ritorno.

Questi i nomi: Davide Invernizzi, Dario Petazzi, Andrea dell’Avo, Luca Piaggi, Daniele Tundo ed Alessio Capelli.

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