II lago è salito di 20 centimetri in sole 36 ore: vicino alla quota di esondazione

Meteo Da questa notte sono attese forti piogge fino a mercoledì. Sotto osservazione anche Valtellina e Val Chiavenna. Il Consorzio dell’Adda ha aumentato al massimo il deflusso

Il livello del lago è salito di altri 20 centimetri nelle ultime trentasei ore, portandosi a quota 90.8 centimetri (dato registrato nel tardo pomeriggio di ieri) sopra lo zero idrometrico, il che significa a soli 29,2 centimetri dalla quota di esondazione. La situazione non sarebbe di per sé preoccupante se di mezzo non ci fosse un’altra intensa perturbazione attesa già dalla nottata odierna e che, stando alle attuali previsioni, dovrebbe portare in dote una sessantina di millimetri di pioggia, che dunque fanno scattare inevitabilmente un importante campanello d’allarme per le sorti del lago. Così facendo, il Lario si troverebbe inevitabilmente ad un passo dall’esondazione (a 120 cm, ma già a 110 c’è la fuoriuscita dai tombini) in piazza Cavour, a cantiere delle paratie ancora in corso, con tutto ciò che ne consegue.

Peraltro la partita a scacchi del livello del lago si gioca su più tavoli, considerato il rischio esondazione dovrà tener conto anche dell’evoluzione delle precipitazioni in Valtellina e in Val Chiavenna - decisamente copiose tra giovedì e venerdì, con annesso corollario di danni - nonché nella parte più vicina al confine dei Grigioni.

I dati

Ieri la crescita del livello del lago - soli sei millimetri in più dalle 8 di ieri mattina alle 16 di ieri pomeriggio - si è ridotta (e di parecchio) anche per il pronto intervento del Consorzio dell’Adda, che ha aumentato all’ennesima potenza il deflusso, tanto da invertire da metà pomeriggio in poi il rapporto di forze tra afflusso e deflusso, con quest’ultimo pari a 456 metri cubi al secondo contro i 442,7 metri cubi al secondo dell’afflusso. Intervento inevitabile a fronte anche delle nuove precipitazioni già annunciate per l’intera giornata di domani e per la prima parte della giornata di mercoledì, con un ulteriore colpo di coda previsto a partire dal pomeriggio di giovedì.

Sopra la media

Importante sarà dunque lasciare su questi livelli il deflusso soprattutto nella giornata odierna per poi valutare l’evoluzione delle condizioni meteo già dalla nottata. Quello del nostro lago - a fronte dei 77 millimetri in media di pioggia caduti nel capoluogo (con picchi anche di oltre 102 millimetri tra giovedì e venerdì sul territorio, senza contare la pioggia di sabato sera) - è stato uno scatto in avanti imperioso, considerato che lunedì scorso si trovava alla rassicurante quota di 33,3 centimetri sopra lo zero idrometrico, il che significa 57,5 centimetri in meno rispetto al pomeriggio di ieri. A parziale consolazione, resta il fatto che il record del periodo - 192 centimetri, registrato il 22 ottobre 1979 - è ancora lontano anni luce.

Quanto alla media stagionale, nell’anno in corso si registra un “più” 50 centimetri, che indipendentemente da ogni ragionamento su una possibile esondazione, rappresenta un buon viatico in vista dei mesi invernali, quando il livello del lago soprattutto verso fine gennaio cala in maniera abbastanza vistosa.

Degna di nota anche la percentuale di riempimento, che ieri si attestava al 77,1%, secondo miglior dato tra i laghi lombardi dietro al lago Maggiore.

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