Infermiere del Valduce ucciso dal Covid
Nel suo nome raccolta fondi per il Perù

L’ospedale dove lavorava Javier ha avviato con 5mila euro la sottoscrizione
L’obiettivo è realizzare un ambulatorio nella missione comasca a Carabayllo

Un nuovo ospedale in Perù per ricordare Javier Chunga, l’infermiere della terapia intensiva del Valduce caduto quest’estate per colpa del Covid.

L’ospedale di via Dante ha deciso di sostenere la costruzione di un centro medico per l’assistenza delle famiglie di Carabayllo, nella missione della Diocesi di Como. Si tratta di un’area sprovvista di strutture sanitarie dove abitano 325mila persone che viene descritta dal parroco don Roberto Seregni come «un lenzuolo di sabbia e sassi nell’estrema periferia nord della capitale Lima».

Il Valduce con 5mila euro ha fatto partire una raccolta fondi per realizzare e attrezzare un poliambulatorio in questo lontano pezzo di mondo. Chunga, 59 anni, da vent’anni in servizio al Valduce, è stato il primo e unico infermiere di Como caduto dopo una lunga battaglia sotto i colpi del Covid.

Era originario del Perù. Dunque le Suore infermiere dell’Addolorato e la procuratrice Mariella Enoc, che reggono le sorti dell’ospedale, hanno scelto in memoria di Chunga di far nascere un piccolo ospedale. E’ possibile partecipare alla campagna benefica che ha un primo obiettivo fissato a 20mila euro navigando sul portale gofundme.com, l’intestazione è “Valduce in memoria di Javier: centro medico”.

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