Cantù, il tribunale bacchetta il sindaco
Non può vietare le sigarette elettroniche

Il Tar accoglie il ricorso di due commercianti contro l’ordinanza canturina

La motivazione: «Solo lo Stato e la Regione sono competenti su questa materia»

È una sentenza destinata a fare giurisprudenza sui limiti dei poteri dei sindaci in tema di salute, quella del Tar della Regione Lombardia, che ha accolto il ricorso del papà di un commerciante di sigarette elettroniche contro il Comune di Cantù.

Giovanni Rizzi, 63 anni, residente in città, è riuscito ad ottenere l’annullamento dell’ordinanza emessa dal sindaco Claudio Bizzozero contro le cosiddette svapo.

«I poteri di emanare ordinanze contingibili ed urgenti rientrano nelle competenze dello Stato e della Regione - si legge nella sentenza del Tar, la 3039/2014 - nel caso in questione il Comune ha disciplinato comportamenti che vanno ben al di là dei limiti territoriali comunali e non riguardano la salute pubblica bensì quella privata».

Era l’aprile del 2013 quando, sull’onda del dibattito nazionale, il sindaco Bizzozero, nel nome della tutela della salute, firmò l’ordinanza, che dal Tar aveva ottenuto pochi mesi fa una meno dura sospensiva. L’ordinanza prevedeva multe da 25 a 500 euro, per un divieto che interessava - il passato è d’obbligo - gli uffici pubblici, le scuole e la biblioteca. Ma anche i negozi, i bar e i ristoranti.

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