Cantante scomparsa da cinque mesi: «Non può essere una scelta volontaria»

Erba Parla Paola Corbo, l’amica di Greta Spreafico: «Purtroppo, non sono più molto ottimista». Il caso di nuovo su “Chi l’ha visto”. L’auto avvistata alle 5.30, due ore dopo l’ultimo messaggio

«Non può essere scomparsa volontariamente, non riuscirebbe a stare lontana dagli amici e dagli affetti. Vorrei andare a cercarla di persona a Porto Tolle, purtroppo non sono più molto ottimista». Sono cinque mesi che Paola Corbo, animatrice dell’associazione “Ama la musica, ama le donne”, lancia appelli per l’amica Greta Spreafico, scomparsa il 4 giugno sul delta del Po. Ora che anche i riflettori della trasmissione “Chi l’ha visto?” sono puntati sul caso, la speranza è che dalla Provincia di Rovigo possano arrivare notizie sulla sorte della cantante di 53 anni. Intanto, la procura di Rovigo ha aperto un fascicolo per sequestro di persona.

«Io non posso credere che abbia deciso di scomparire volontariamente: non sarebbe riuscita a restare lontana dagli amici e dagli affetti, cinque mesi sono davvero tanti»

«Greta - ricorda Corbo - è prima di tutto un’amica, ha sempre offerto la sua splendida voce per le nostre iniziative contro la violenza sulle donne. Io non posso credere che abbia deciso di scomparire volontariamente: non sarebbe riuscita a restare lontana dagli amici e dagli affetti, cinque mesi sono davvero tanti. Poi ha sempre avuto grossi problemi di salute, non ce la può fare da sola. Sono molto preoccupata e purtroppo faccio sempre più fatica a essere ottimista».

La trasmissione “Chi l’ha visto?” ha parlato di Greta nelle ultime due puntate. Mercoledì sera c’era ospite in studio il compagno Gabriele Lietti, che ha mostrato gli ultimi messaggi ricevuti da Greta su WhatsApp tra le 3.05 e le 3.06 del 4 giugno: “Ti amo e ti voglio un mondo di bene”, “B notte” accompagnato da due quadrifogli. Lietti ha detto di non essere certo che quei messaggi siano stati mandati da Greta.

La serata con un amico

La trasmissione è tornata poi a parlare della macchina della donna, una Kia Picanto nera targata EF 080 DT. L’ultimo avvistamento del mezzo è alle 5.30 del 4 giugno, due ore dopo i messaggi ricevuti dal compagno: è stata fotografata da una telecamera stradale su un rettilineo in località Barricata, procedeva in direzione Porto Tolle, ma poi non è più stata ripresa da altre telecamere. È come se si fosse volatilizzata in quell’area.

Le telecamere sono tornate anche a casa del giardiniere Andrea Tosi, che ha trascorso con Greta le ultime ore prima della sua scomparsa. Si erano conosciuti da poco sui social network, hanno mangiato una pizza e hanno iniziato a girare insieme in macchina: poi alle due di notte, secondo il suo racconto, la donna se ne sarebbe andata da sola anche se non sembrava stare bene.

«Ho seguito le ultime puntate di “Chi l’ha visto?”, la trasmissione ha chiesto alle cantanti della nostra associazione di realizzare un video-appello per Greta: lo stiamo preparando, speriamo solo che possa ancora vederlo»

Il giardiniere ha detto di aver cancellato i messaggi WhatsApp che si era scambiato con Greta e ha ribadito di essere convinto che la donna stia bene, avrebbe semplicemente deciso di sparire. Un scelta impensabile tanto per il compagno Gabriele quanto per l’amica erbese Paola Corbo. «Ho davvero voglia di andare là a cercarla - dice Corbo - magari distribuendo fotografie per chiedere a tutti se l’hanno vista. Ho seguito le ultime puntate di “Chi l’ha visto?”, la trasmissione ha chiesto alle cantanti della nostra associazione di realizzare un video-appello per Greta: lo stiamo preparando, speriamo solo che possa ancora vederlo». E ha ribadito: « Qui tutti le vogliamo bene, non mi stanco di ripeterlo anche dopo cinque mesi».

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