Lecco, parla Formigoni
«Le nostre Province da salvare»

Non sprecano e sono virtuose: la Regione chiede di mantenerle intatte.
«Nessuna concessione alla Lega». Villa Locatelli è d'accordo e ieri ha sottoscritto la decisione delle Province lombarde di uscire dall'Unione delle province italiane

LECCO - La Regione chiede di mantenere intatte le province lombarde, senza prendere posizione sulla proposta del Consiglio delle autonomie lombarde che aveva presentato una bozza di riordino in cui, per quanto ci riguarda, Lecco dovrebbe essere accorpata con Como e Varese, con la deroga per Monza e Sondrio.
Perché non ha fatto propria la visione di riordino del Cal? Così ci ha risposto ieri il presidente Roberto Formigoni: «Certamente alleghiamo al Governo anche la proposta del Cal, ma riteniamo che non essendosi pronunciato il consiglio, competente in materia, non possiamo sposare nessuna proposta. Facciamo presente che le Province lombarde sono virtuose».
Villa Locatelli è d'accordo e ieri al tavolo delle Province lombarde ha condiviso la decisione di uscire dall'Upi, l'Unione delle Province italiane.
«La Lombardia - dice l'assessore Carlo Signorelli  - ha qualcosa di diverso e di più: giusto che faccia pesare la sua specificità basata sulla sostanza dei fatti».
Ad esempio gli 800 mila abitanti di media per provincia, o ancora, per quanto ci riguarda, una densità e una complessità amministrativa che Ragusa - stesso numero di abitanti di Lecco più o meno - non si sogna neanche di avere:  solo 12 Comuni contro i nostri 90 e una densità di 197 abitanti per chilometro quadrato invece dei nostri 417.

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