Lecco: le neo province
penalizzano gli artigiani

Addio primati con l'aggregazione delle province, Lecco perde la leadership nella concentrazione di imprese manifatturiere e anche quella di imprese artigiane impegnate nella manifattura sul totale delle piccole aziende.Lo evidenza uno studio di Confartigianato.

LECCO - Addio primati con l'aggregazione delle province, Lecco perde la leadership nella concentrazione di imprese manifatturiere e anche quella di imprese artigiane impegnate nella manifattura sul totale delle piccole aziende.

A dirlo è uno studio di Confartigianato, realizzato dall'Osservatorio di Confartigianato Lombardia, basato sull'ipotesi di aggregazione delle province soggette al riordino nel rispetto dei due limiti di popolazione e superficie. Secondo l'associazione il più probabile accorpamento per Lecco sarà con Sondrio, riuscendo così a raggiungere i parametri di dimensione, 4.029 chilometri quadri, e popolazione, 523 mila residenti, previsti dalla normativa. 

Un'opzione che avrebbe almeno il vantaggio di fare di Lecco il comune capoluogo e di mantenere quindi una posizione di rilievo non solo dal punto di vista politico e amministrativo, ma anche economico.

Tuttavia questa soluzione toglierebbe a Lecco tutti i suoi primati economici, soprattutto quello dell'incidenza del manifatturiero sul territorio (il 17,9%), che passerebbe a Bergamo con una quota del 15,3%. In questa classifica saremmo comunque secondi. E di seguito perderemo anche il primato di territorio con il maggior numero di imprese artigiane impegnate nel settore manifatturiero (18,6%), anche qui ricoprendo il secondo posto. Al contrario, grazie a un'unione con Sondrio, guadagneremo il secondo posto per l'incidenza di imprese artigiane impegnate nei servizi, e nell'incidenza degli addetti in aziende con meno di venti lavoratori.

Tuttavia questo tipo di divisione, secondo Confartigianato, non sarebbe il migliore per rappresentare le interazioni industriali ed economiche che attualmente ci sono fra le aziende delle province. A tal proposito Lecco risulta essere più legata a Monza e alla Brianza che a Sondrio. 
La controproposta di Confartigianto è di suddividere le nuove province in base a piattaforme produttive, considerando le infrastrutture, le reti lunghe, le filiere e i servizi. Un passaggio fondamentale per rispondere alla domanda di nuova rappresentanza da parte delle imprese.

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