Bellano, sindaci a raccolta
per difendere l'auto medica

Si è svolta venerdì sera una riunione dei sindaci della Riviera e della Valsassina, per cercare le soluzioni per mantenere l'automedica a Bellano e farsi sentire, soprattutto dalla Regione che fino ad oggi non ha dato risposte convincenti. In programma raccolte fime e la presentazione di un esposto.

BELLANO - Continua la mobilitazione dei sindaci del Distretto Asl di Bellano contro la soppressione dell'automedica che verrà presto trasferita al Trivio di Fuentes, per servire anche la bassa Valtellina e la sponda occidentale del lago. L'automedica verrà di fatto sostituita con un'auto infermieristica.

Il sindaco di Varenna ha sottolineato il potenziale rischio per i cittadini. Lo spostamento del servizio e la sua sostituzione con l'auto infermieristica comporterebbe infatti tempi più lunghie una qualità inferiore, visto che a intervenire non sarà più un medico del 118, ma un infermiere. Proprio per questo l'agguerrito sindaco presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Lecco e ha già invitato tutti i sindaci «a prendere responsabilità e a reagire ai soprusi con iniziative pesanti». Molteni denuncia anche il disinteresse sulla questione da parte della Regione. «Lecco è l'unica provincia in cui è stata tolta l'auto medica, mentre nelle altre sono restate le stesse o sono aumentate». In programma anche una raccolta firme.

Venerdì sera la riunione dei sindaci sull'importante tema della salute dei propri cittadini. Putroppo una riunione a porte chiuse da cui è stata esclusa la stampa, nonostante l'importanza del tema.
In municipio a Bellano si sono ritrovati quasi tutti i sindaci della Riviera e della Valsassina. Secondo quanto è emerso, una delegazione di amministratori locali chiederà di essere ricevuta al Pirellone in tempi brevi per far sì che l'automedica resti a Bellano. In caso contrario, verrà presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Un'ulteriore iniziativa è quella di firmare, in ogni consiglio comunale, un documento nel quale si chiede il mantenimento del servizio. «I sindaci sono stufi - ha spiegato Pandini sindaco di Tremenico - che ogni volta che c'è una novità sia sempre  a scapito del territorio e della nostra popolazione».

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