Riordino delle Province
La decisione passa al Cal

Appuntamento importante domani a Milano dove si riunisce l'assemblea delle autonomie locali. A rappresentare la Valtellina ci saranno il presidente della Provincia Massimo Sertori e il sindaco del capoluogo Alcide Molteni. La mappa dovrà poi passare al vaglio dela Regione
Sul giornale in edicola domani tutte le posizioni in campo

LECCO - Occhi puntati su Milano domani mattina dove alle 10 si riunirà in assemblea il Consiglio delle autonomie locali per deliberare l'ipotesi della nuova Lombardia da trasmettere alla Regione.

In assemblea andrà la proposta uscita la settimana scorsa dall'ufficio di presidenza del Cal: una Regione a otto (sette province più la città metropolitana di Milano) con due deroghe: una per il territorio interamente montano di Valtellina e Valchiavenna, l'altra per Mantova, area agricola ai confini "dell'impero". E, di conseguenza, l'accorpamento, consensuale, di Lodi e Cremona e la nascita, questa calata dall'alto, di una mega provincia dei laghi, composta cioè da Lecco, Como, Varese e Monza Brianza.

Una prima mappa che ha già fatto storcere più di un naso. «L'ipotesi avanzata è irricevibile» le parole del presidente della Provincia di Varese Dario Galli.  E che l'assemblea di domani non sarà proprio tranquillissima è per primo Sertori ad ammetterlo. «La partita è complessa e delicata - dice  - e lo è ancora di più per me che sono anche presidente delle province lombarde. La proposta dell'ufficio di presidenza della settimana scorsa non è piaciuta a tutti».

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