Lecco, caso Stefano Galli
Una beffa in famiglia

Si fa ancora più imbarazzante, per il consigliere regionale accusato di peculato, la storia del pranzo di nozze che si è fatto rimborsare attingendo ai soldi pubblici per il partito. L'avrebbe pagato il genero, Corrado Paroli, con due assegni. Il suocero, trovate le fatture, le ha appunto messe in conto alle spese sostenute nell'ambito della sua attività

LECCO - Stefano Galli si è fatto rimborsare i seimila euro del pranzo di nozze della figlia, anche se il genero, quel pranzo, l'aveva pagato di tasca sua con due assegni.
È quello che emerge dalle indagini in corso, secondo un articolo del "Fatto" di Gianni Barbacetto pubblicato ieri.
I magistrati hanno sentito Corrado Paroli, marito di Verdiana Vergottini Galli, che avrebbe reso questa versione dei fatti.
Il capogruppo regionale della Lega, sotto inchiesta per peculato, trovate le ricevute mentre i due sposi erano in viaggio di nozze, le ha messe in conto alle spese nell'ambito del suo mandato di consigliere, intascando così i soldi pubblici senza peraltro dare un centesimo al genero che se ne è lamentato con i giudici: "Non mi ha detto niente. E non ha mai rimborsato né me né mia moglie. Mi sono anche sentito offeso", avrebbe dichiarato il Paroli.
Ieri al suo telefono cellulare, contattato per avere conferma di questa clamorosa storia ancora più imbarazzante per il suocero, non ha risposto lui ma la moglie che ha gentilmente rifiutato di rilasciare qualsiasi dichiarazione: «Mi dispiace, non vogliamo dire niente su questa vicenda. Se ne stanno occupando i magistrati», ha detto Verdiana Vergottini Galli, senza smentire né confermare.

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