Morterone: «I politici sono lontani
dalla vita dei residenti , non si vedono»

La crisi della giunta crea più distanze I cittadini del piccolo paese si sentono abbandonati «Dopo le promesse elettorali più alcun confronto»

La bagarre è tutta politica. Ma è praticamente “esterna” a Morterone.

Non tanto perché la sede municipale dove si trova la giunta sia fuori dai confini comunali, ma anche perché nessun componente della giunta guidata da Dario Pesenti è morteronese e i residenti stanno notando una certa latitanza da parte di alcuni consiglieri e un aumento della distanza con gli amministratori. «Penso che ci sia un po’ di confusione – afferma Maurizio Pegoraro residente in paese–, visto innanzitutto la situazione disastrosa lasciata dalla passata Amministrazione, la scadenza dei contratti con i pochi dipendenti, la mancanza di un segretario, i fondi in cassa che se non sbaglio ammontavano alla cifra astronomica di 270 euro. Problemi in parte ancora irrisolti. Inoltre piove sul bagnato: con il rimpasto ora c’è un’unica maggioranza a scapito di Maria Vittoria Sala , sacrificata a favore di Andrea Grassi . E ora ecco l’uscita di Claudio Baruffaldi, sembra per motivi familiari».

La decisione

Secondo il morteronese ora serve prendere una decisione chiara. «Serve che recuperino al più presto una persona valida che possa sostituire degnamente il vicesindaco – sottolinea – e che spronino i vari consiglieri a darsi da fare visto che di parecchi di loro si sono perse le tracce. Oggi vedo l’Amministrazione alquanto traballante, può avere un futuro solo se intende confrontarsi coi cittadini e mantenere almeno parte delle promesse fatte in campagna elettorale, non si può più perdere altro tempo. È palese che qualcuno cerchi visibilità, non è un problema, l’importante è che lavorino per il paese. Devo dire che a oggi, qualcuno di loro ha mancato alla parola data, ma viste le difficoltà oggettive voglio crederci ancora. Però devono attivarsi a breve».

Pesenti deve ora trovare un assessore. Ha già dichiarato di cercare all’interno del Consiglio, ma potrebbe anche dare un occhio al paese, agli abitanti.

«Ci interpelli»

«Può fare molto di più: ascoltare i residenti se vuole governare un territorio a lui e agli altri completamente estraneo – conclude Pegoraro –. A mio avviso l’assessore che dovrà sostituire Baruffaldi deve avere le adeguate competenze e capacità anche esecutive». Anche Simone Nava è concorde. «Credo sia necessario ed urgente che gli attuali amministratori si rendano disponibili a incontrare i cittadini per fornire risposte ai tanti che si stanno legittimamente chiedendo cosa sia stato fatto sino ad ora e quali siano i progetti futuri – afferma –. Rendano noto se il Comune stia partecipando a bandi, se siano stati richiesti finanziamenti, se abbia richiesto alla Provincia le indispensabili migliorie per la strada. Del pari molti di noi si domandano per quale motivo da fine dicembre ad oggi, contrariamente a quanto avvenuto nel periodo precedente, gli amministratori abbiano evitato, o quasi, di frequentare Morterone e incontrarci».

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