I sindaci all’Anas: «Riaprite la bretella entro il 9 gennaio»

Lecco-BallabioDurante e dopo la visita di Salvini nuovi distacchi e un forte boato, ma il lavoro procede. Se regge il tempo doppio senso di marcia 24 ore prima

Corsa contro il tempo per riaprire la Lecco-Ballabio subito dopo le vacanze di Natale. Sindaci e istituzioni del territorio, infatti, hanno rivolto ad Anas un appello affinché si riesca ad anticipare la parziale riapertura, comunque a due corsie, seppur di larghezza ridotta, con 24 ore di anticipo rispetto alla data annunciata dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, nel corso del suo sopralluogo di venerdì alla frana della galleria Giulia, un distacco da duemila metri cubi che da oltre due settimane mantiene chiuso il raccordo per la Valsassina.

Un anticipo di 24 ore, possibile soltanto con condizioni meteo favorevoli, che rischia di essere decisivo per risparmiarsi un’ennesima giornata da bollino nero. La data fissata da Anas per riaprire la Lecco-Ballabio è infatti quella di martedì 10 gennaio: se i tempi fossero questi significherebbe vivere un lunedì 9 con la ripresa del traffico scolastico e della maggior parte delle attività produttive, ancora in colonna lungo la strada vecchia, con il rischio di pericolosi incroci nelle strettoie di Malavedo e Laorca.

In questi giorni prosegue la fase del disgaggio delle rocce dai 500 metri quadrati del fronte della frana. Un’attività che è a buon punto ma non si può certo dire conclusa, con diverse sassi ancora pericolanti o in movimento. Tanto che un sasso, di dimensioni piccole e che non ha raggiunto il piano stradale, si è staccato anche durante la visita del Ministro Salvini richiamando verso l’alto gli sguardi preoccupati di tutti gli amministratori del territorio.

Nella serata di venerdì a Ballabio si è poi avvertito un boato molto forte che ha fatto pensare a un nuovo distacco franoso, ma i rilievi effettuati nelle ore seguenti dai vigili del fuoco hanno escluso questa eventualità.

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