«Emergenza cinghiali, riaperta la caccia
Arrivano alle case. Già due abbattuti»
Il sindaco di Introzzo Luca Buzzella esprime soddisfazione per la decisione regionale. «Pesante la conta dei danni, con prati e campi devastati»
La Regione ha aperto la caccia al cinghiale e la notizia, rimbalzata in Valvarrone è stata di sollievo a Luca Buzzella, sindaco di Introzzo e presidente dell’Unione che si è speso in prima persona di fronte ad un problema che era divenuto insostenibile.
Lo scorso anno erano andati ad “arare” il parco giochi e nella giornata di mercoledì due capi sono stati abbattuti dai guardiacaccia, proprio a pochi passi dalle case. Prima erano ai Roccoli Lorla poi si sono abbassati in paese: «Tutti quelli che sono passati su, erano schifati vedendo la situazione, anche i più pacifici e moderati. Ad Agrogno i prati sono devastati, al Meris de Scim lo sono quasi. Ben venga – sottolinea Buzzella – la decisione della Regione. Ai Roccoli ho speso 150mila euro per sistemare ed i cinghiali hanno buttato tutto all’aria».
Oltre ai due abbattuti a fucilate ad Introzzo, come conferma il comandate della polizia provinciale Raffaella Forni, a Montalbano di Lecco c’è stata un’altra cattura dopo la segnalazione di un branco di sei, sette capi, e due sono stati presi con le gabbie in altolago.
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