Ballabio, Bussola salva il bilancio
Accordo con la sinistra, poi dimissioni

La crisi I diretti interessati smentiscono ufficialmente, ma la quadra è ormai cosa fatta con l’opposizione. Si tornerebbe alle urne nel 2023

«Sono cautamente ottimista che prevalga il buonsenso». Il sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola dice poche parole, ma importantissime sul futuro della sua amministrazione. Dopo due settimane dalla sfiducia in consiglio comunale a causa del voto sfavorevole sul bilancio di previsione 2022-2024, il primo cittadino ha cercato in qualche modo di ricostituire la maggioranza.

Ora è composta da sei consiglieri, tre sono i “ribelli” che non rispondono più a lui e quattro i membri di Ballabio Futura, la minoranza. Per giorni, insieme alla Lega provinciale, ha cercato un dialogo con la lista di centrosinistra e ora pare l’abbia trovato. A domanda secca Bussola non risponde e si trincera dietro a una risata imbarazzata, ma anche Manuel Tropenscovino, capogruppo di minoranza nonché segretario provinciale del Pd, smentisce un accordo tra i due gruppi (la sua battuta: «Ottimista? Sì, per Ballabio») per far passare il bilancio nel prossimo consiglio comunale ancora non fissato, ma che sarà sicuramente entro la fine del mese.

Si andrebbe verso un’astensione o un’uscita dell’opposizione durante la votazione del documento, indispensabile per garantire un futuro all’amministrazione.

Ma Bussola sa bene che in politica nulla è certo, quindi non si illude di essere già salvo. Una salvezza, però, a tempo determinato: con ogni probabilità il prezzo da pagare per superare lo scoglio del bilancio, oltre a importanti modifiche allo stesso, saranno le dimissioni nei primi mesi del 2023, per un breve periodo di commissariamento e, quindi, le elezioni, a cui si ricandiderà.

«Faremo delle importanti modifiche al bilancio di previsione 2022/2024 che ancora non posso dire – ha già spiegato il sindaco –. Certamente non ci piegheremo al diktat di Alessandra Consonni: il punto sull’aumento di stipendio degli amministratori, voluto e pagato dallo Stato, non dalle casse di Ballabio, non cambia».

Intanto, se non è certo l’esito del voto di fine giugno, lo è la data dell’assemblea pubblica sul possibile ampliamento dell’azienda Combi Arialdo sul pratone del Barech.

Lo comunica l’amministrazione dal proprio sito web: «La cittadinanza è invitata a partecipare ad una assemblea pubblica che si terrà giovedi 28 luglio 2022 ore 20.30, relativa alle ipotesi progettuali per lo sviluppo dell’area industriale e relativo Bando Arest».

L’incontro si terrà nella sala consiliare di Ballabio. I tre consiglieri di fatto fuoriusciti dalla maggioranza avevano chiesto che fosse organizzata entro due settimane dall’ultimo consiglio comunale, quindi il termine era previsto per ieri.

Proprio ieri Bussola ha comunicato la data, a estate inoltrata per essere sicuro di essere ancora sindaco.

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