«Addio a don Alfredo»
Barzio perde una guida

Commozione ieri in chiesa per le esequie di don Comi, 95 anni Presenti i sacerdoti valsassinesi e le autorità, con la popolazione

Una rosa, una viola e un ramo d’ulivo. Li ha voluti don Alfredo Comi, 95 anni, amatissimo ex parroco di Barzio, quali accompagnamento per il suo viaggio verso la casa del Padre.

Un desiderio confidato al suo successore don Lucio Galbiati, che ieri, in occasione dei funerali celebrati nella chiesa parrocchiale di Sant’Alessandro, ha spiegato: «Lui diceva voglio una rosa per l’amore, una viola per l’umiltà e l’ulivo per la pace. Abbiamo cercato di fare come desiderava».

Un gesto semplice e delicato per il saluto a un sacerdote che, pur non essendo nativo di Barzio, aveva instaurato con l’intera comunità un rapporto indissolubile. Così come testimoniato dal gran numero di parrocchiani presenti alla funzione e dalle parole di monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano. «Nel suo ministero ha mostrato una passione sempre viva che gli anni non hanno consumato. Una intraprendenza di straordinaria vivacità. Una dedizione esemplare nel prendersi cura delle persone, delle strutture, della storia e dell’arte delle parrocchie che gli sono state affidate. A Barzio ha messo le radici: don Alfredo non poteva fare a meno di Barzio e Barzio non poteva fare a meno di lui».

A fine cerimonia, il saluto di don Lucio. «Come prete sono stato edificato nel modo in cui si è preparato a concludere la sua vita e ad affidarsi completamente all’amore di Dio», e del sindaco Giovanni Arrigoni Battaia, intervenuto anche a nome degli altri sindaci del territorio e della popolazione. «Per oltre cinquant’anni sei stato protagonista attivo e testimone della storia della nostra comunità». Carico di affetto anche il saluto delle maestre e dei bambini della “sua” scuola materna,

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